Un mattino di Aprile
ci siam seduti sul sedile
di un lungo e veloce treno
che ci ha portato a Costacciaro in un baleno.
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Arrivati, ci han portato con il pulmino
in un bel posticino,
dove la natura
era molto pura.
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La notte è arrivata
e la stanchezza era a portata
e nei letti a castello
si faceva un sogno bello.
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Una campana ha suonato,
siamo accorsi e abbiam mangiato
cose buone e cioccolato
poi al lavoro ci siamo messi
e con gli esperti stessi,
abbiamo capito che qui,
la placca africana
ha spinto e ha formato la catena
Umbro-Marchigiana |
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Con la pioggia canterina
non ha fine
il ciclo della vita sulla collina.
Acqua e tempo
una forra han modellato,
Rio Freddo l’hanno chiamata. |
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Nel pomeriggio incuriositi
sui rilievi siam saliti,
per cercare le ammoniti.
Gli anni son passati,
gli animali e i vegetali si sono fossilizzati
e noi scavando li abbiam ritrovati.
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Per concludere il nostro viaggio,
in una grotta a Frasassi siamo entrati
e siam rimasti meravigliati
dal soffitto a macchie e colori leopardati
e dalle varie stalattiti
formate da calcari uniti. |
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Anche nella buia grotta
la vita non è interrotta:
vi trovano dimora piccoli insetti
e molti pipistrelli
che con i loro escrementi
danno vita a nuovi esperimenti.
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