Recita
di Natale
Verso la metà di ottobre le insegnanti ci hanno
proposto la realizzazione di una recita, dove bambini delle elementari e delle
medie dovevano cantare e recitare poesie; alcuni ragazzi delle medie si esibivano
anche in una piccola rappresentazione sulla Natività.
Durante il laboratorio di lettura del pomeriggio insieme alle professoresse,
ci siamo esercitati nel recitare le poesie con la giusta intonazione e espressione.
Ogni poesia affrontava argomenti sul Natale o sulla pace nel mondo.
All’inizio di dicembre abbiamo cominciato a provare alcune canzoni, e
ci siamo resi conto che con un po’ di esercizio cominciavamo a migliorare.
Nelle ore di informatica abbiamo preparato gli inviti per la recita, che si
teneva il 22 dicembre 2005 nella chiesa parrocchiale di Montegabbione. Gli ultimi
giorni abbiamo cominciato a fare le prove generali in Chiesa. Per la recita
noi della scuola media ci dovevamo vestire con una maglietta nera e jeans, invece
i bambini delle elementari con una maglietta rossa. La mattina del 22 dicembre
2005 era l’ultimo giorno di scuola prima dell’inizio delle vacanze
Natalizie; molti di noi erano un po’ agitati, altri un po’ meno,
ma l’atmosfera era molto gioiosa. L’inizio dello spettacolo era
previsto per le ore ventuno, noi dovevamo essere in chiesa verso le otto di
sera. Alle nove è iniziato lo spettacolo: canti e poesie si fondevano
e formavano un’atmosfera molto armoniosa.
A metà recita c’è stata una rappresentazione sulla Natività
di Gesù, realizzata da alcuni ragazzi delle medie. Anche le poesie sono
state molto apprezzate dal pubblico presente con applausi. Infine la recita
si è conclusa con un coro finale molto suggestivo.
È stata un esperienza molto bella che ci ha permesso di farci conoscere
meglio.
Chiara Ferri 3E
Il giorno 22-12-05 alle ore 21.00 nella
chiesa di Montegabbione, la scuola Elementare e Media hanno fatto una recita
di Natale, in cui i ragazzi hanno recitato poesie, fatto una rappresentazione
e cantato.
Durante i venerdì e i mercoledì con gli insegnanti andavamo a
provare le poesie, le canzoni e la rappresentazione in chiesa. Con il maestro
Paolo abbiamo provato tutte le canzoni .
Arrivati alle ultime prove abbiamo provato con i vestiti, le giuste posizioni,
le canzoni, le poesie e la piccola rappresentazione. Il giorno della recita
si vedeva sui nostri volti la tensione e la paura di sbagliare.
Complessivamente è andato tutto bene, anche se ci sono stati degli errori.
A me quest’esperienza è piaciuta molto e spero che si rifaccia,
però su un argomento non religioso ma storico.
Fratini Massimo 3E
Il giorno della MEMORIA
L'
Italia nella legge del 20 luglio 2000, numero 211, ha istituito il “Giorno
della Memoria”, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo
ebraico, dei deportati militari, dei morti in prigionia e degli italini che
hanno rischiato la vita per nascondere, soccorrere e salvare ebrei. La memoria
assume un significato speciale, quando è coinvolta su fatti di estrema
tragicità, come il nazzismo e la Shaoh, che riguarda sia i carnefici
che le vittime. In questo modo saremo più attenti a non distinguere gli
esseri umani, secondo le razze e la religione; ricordando come migliaia di individui
furono separati nelle scuole, nei locali pubblici, nel lavoro, nei diritti civili
e politici, saremo più decisi a vigiliare e ad opporci contro qualsiasi
forma moderna di discriminazione; ricordando i deportati e dei morti in prigionia,
avremo maggior cura di vivere e far vivere tutti nel più garantito regime
di libertà politica e civile. Talvolta, tendiamo a rimuovere alcuni fatti,
che potrebbero farci soffrire. Per ricordarci del 27 gennaio, noi ragazzi della
scuola media di Montegabbione, siamo andati a vedere un film intitolato: “
L' Isola in via degli uccelli”. Personalmente lo considero un film molto
bello, particolare e dal significato profondo, perchè è un film
diverso da quelli che guardo solitamente. La storia, parla di un ragazzino,
costretto a nascondersi dai nazisti e procurarsi da solo i vivere, per sopravvivere.
Si trova in questa situazione, perchè lo zio è stato ucciso e
il padre è stato fatto prigioniero e portato in un lager.
Il ragazzo nel frattempo, crescendo mantiene la promessa fatta a suo zio: aspettare
il ritorno del padre, nascondendosi e combattendo contro i nazisti che occupavano
la città. La conclusione del film è l'abbraccio del figlio con
il padre e la fuga dal “ghetto”. Secondo me, tutto l'anno non si
pensa alla commemorazione degli ebrei, però la mia testa il 27 gennaio
si riempe di mille domande, sul perchè è successa questa “
cosa” e la crudeltà con cui è stata fatta. Ogni anno quando
arriva il giorno della memoria, mi viene in mente la parola “ monotonia”,
perchè questo giorno viene ricordato sempre nella stessa maniera, ma
fermandomi e pensandoci bene, la mia mente, cambia pensiero e mi fa capire l'importanza
e la tragicità del nazzismo e dell'Olocausto, perchè sono avvenimenti
che non devono succedere più. La discriminazione razziale e la drammaticità
degli eventi segnano profondamente l'anima dell'essere umano e lo rendono fragile
e vulnerabile.
Ilaria Pasquini 2E