Sono una ragazza di scuola media, sezione I B di Fabro
scalo. Alcuni alunni della mia scuola parteciperanno ad una gara di
calcetto. Io non gareggio perché non mi ha scelto nessuno; ma
è giusto perché, non sapendo giocare, farei perdere la
squadra. Sono una ragazza sportiva e vivace. Pratico uno sport molto
bello: l’atletica leggera in cui sono molto brava; infatti vinco
sempre alle gare a cui partecipo. ![](immagini/image002.gif)
Nell’antica Grecia, nelle Olimpiadi, era molto importante sia
partecipare che vincere; oggi tutti i ragazzi, ma anche gli adulti,
vogliono vincere e vincere altrimenti non sono mai contenti. Io di solito,
nella corsa, vinco sempre, ma anche se perdo non mi dispiace, perché
importante davvero è partecipare; d’altronde se non si
partecipa o nessuno perde, nessuno vincerebbe mai!
A me piace molto partecipare, anche perché si sta insieme agli
amici e ci si diverte.
Marianna Tosti I B
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Vincere è bello, ma si riesce a perdere? L’esempio
più facile a cui riferirsi è il calcio.
Durante una partita i giocatori ce la mettono tutta per vincere e, alla
fine, a volte vengono premiati. Ma se perdono che comportamento tengono?
Molti, in questo caso, assumono un atteggiamento “ribelle”,
causando disastri e talvolta maltrattano le persone che non hanno colpe
o responsabilità.
Ma non sono solo i giocatori a perdere il controllo; fans, tifosi e
spettatori spesso s’infuriano: una volta durante una partita di
calcio di serie A hanno buttato un motorino in campo; altre volte hanno
maltrattato il personale addetto alla sicurezza…
A tutto questo si può trovare un rimedio: senza arrivare alle
maniere forti, basta far capire che lo sport serve a divertire, a vivere
serenamente il tempo libero; il calcio non è tutto, ci sono cose
più importanti: amicizie, casa, lavoro…
Inoltre nella vita non si può sempre vincere: l’importante
è esserci!
Aurora Marra I B
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Vincere o partecipare? E’ una bella domanda; al
primo impatto direi che è più importante vincere, perché
è bello ricevere complimenti, premi, insomma essere al centro
dell’attenzione!!
Poi, riflettendo, direi che è più importante partecipare,
perché comunque stai in compagnia degli altri, misuri le tue
capacità. A questo proposito voglio raccontare una storia.
Per i giochi studenteschi di questo inverno, noi studenti della scuola
media di Fabro scalo abbiamo fatto una gara di resistenza; al campo
sportivo del paese mi sono qualificata per partecipare alle semifinali.
E’ stato bellissimo, perché ce l’ho fatta a raggiungere
il traguardo, mi sono misurata con me stessa e con gli altri e ho visto
quali sono le mie potenzialità.
Dopo qualche mese siamo andati a Stroncone, dove si svolgevano le semifinali
per partecipare alle gare finali a Terni; purtroppo noi ragazzi di Fabro
non siamo riusciti a qualificarci, forse perché non eravamo ben
allenati. Io, però, ero ugualmente felice perché mi ero
divertita tanto anche senza vincere.
Quindi deduco che, pur perdendo, si può essere contenti e ci
si può divertire ugualmente.
Oh…. poi se si vince, meglio!
Marilisa Niri I B
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Sono un ragazzo a cui piace praticare diversi
sport; quello che mi piace maggiormente è il calcio. Certo io
amo vincere, ma capisco che lo sport dovrebbe essere anche divertimento
e distrazione. Lo sport non può essere solo una sfida tra i partecipanti,
ma un’attività fisica che serve al nostro corpo per una
vita lunga e sana. Inoltre ci insegna a vivere in gruppo e a rispettare
gli altri.
Mi capita molte volte di assistere a tanti litigi per vincere le gare;
secondo me questo comportamento non è bello, perché già
partecipare deve dare soddisfazione. Sin dai tempi degli antichi Greci
lo sport veniva considerato
anche un divertimento, oggi lo sport significa solo vincere.
Giacomo Pantini I B
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La
mia risposta alla domanda “E’ più importante vincere
o partecipare?” è: partecipare.
Spiego come ci sono arrivato. Io ho sempre pensato, quando partecipavo
a varie gare, a vincere. Ma mi è capitata un’esperienza che
mi ha fatto ricredere.
Partecipavo alle gare di una manifestazione del mio Paese e correvo solamente
per la voglia di vincere e di essere superiore a tutti. La prima volta
ci sono riuscito; poi, siccome ero arrivato in finale, ho corso di nuovo,
ma con tanta concentrazione sul dover vincere che mi sono “distratto”
e ho perso la dura battaglia con i miei coetanei.
Da quella manifestazione ho imparato che se faccio una gara mi deve importare
partecipare e non vincere per forza.
Certo si partecipa per vincere, ma alla maggioranza capita di perdere!
Ho avuto altre esperienze simili, ma proprio la sconfitta in quella corsa
mi ha fatto cambiare idea sull’importanza di arrivare o non arrivare
primi.
Tante sono le persone che pensano diversamente da me, ma non cambio più
opinione: tanto è sempre un gioco!
Matteo Milani I B
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Come tutti sappiamo, quando partecipiamo
ad una gara vogliamo sempre vincere e quindi mettiamo tutto l’impegno
possibile: se non si vince restiamo delusi, mentre chi vince è
sempre contento. Quando perdiamo il più delle volte ci dispiace,
anche perché ci siamo allenati a correre o a fare esercizio fisico;
ma non “tutto è perduto”, perché senza partecipazione
non avremmo potuto neppure sognare di vincere; quindi è importante
partecipare.
Da parte mia (la giornalista) posso dire che perdere è una delusione
grande, almeno per me; ma penso anche che tutti gli esercizi preparatori
su cui ho sudato non mi fanno male al fisico. Inoltre mi consolo sempre
perché, tra me e me, dico e mi autoconvinco che “è
meglio partecipare che vincere”, perché in fondo non si può
avere tutto.
Forse allora è importante sia vincere che partecipare.
Giulia Guastella I B
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Per me vincere o perdere è la stessa cosa, anche se a volte vorrei
vincere ad ogni costo per una scommessa, per un gioco…Nel passato
le persone non facevano risse se perdevano in gare, ma ne discutevano
e si rassegnavano dicendo “Sarà per un’altra volta”.
Adesso si fanno grandi litigate e risse, per gioco d’azzardo e soprattutto
per scommesse. Io penso che non serva litigare per queste cose, forse
non ne vale la pena anche perché qualche volta ci va di mezzo la
polizia e le persone della sicurezza.
Michael Castorri I B
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Per me è importante partecipare ed
è importante
vincere. Io conosco molte persone per cui è più importante
la vittoria per cui spesso discutono e litigano. Ad esempio quando si
assiste ad un derby, capita spesso che alla fine i tifosi della squadra
vincente e quelli della perdente si “menano” e a volte rischiano
grosso. Dalla televisione sappiamo che devono intervenire allora i carabinieri
e la polizia perché nessuno si faccia male sul serio. A volte i
più scalmanati hanno oggetti che fanno male come bastoni, manganelli,
bombe carta che vengono lanciati nel campo e per questo molti giocatori
si sono infortunati. Per esempio è capitato al portiere della Juventus
Gianluigi Buffon che è stato colpito in testa da una lattina di
coca-cola; ha dovuto mettere tre punti sulla ferita e a causa di questo
incidente nella partita successiva non ha potuto giocare e la squadra
ha perso.
Io sono fermo in questa opinione: se si vince va bene, ma se si perde
e la persona ha partecipato va bene ugualmente.
Flavio Dini I B |