Ah l'amore... Cosa non si farebbe per amore...Lo dimostrano le vicende di questi personaggi, tratti dalla letteratura, che abbiamo studiato e di cui ora vi parleremo. Ci sarà chi per amore oserà sfidare l'Ade, come Orfeo, e chi non riuscirà a separarsi neanche all'Inferno, ad esempio Paolo e Francesca, chi per tornare dalla sua donna navigherà per dieci anni, come Ulisse, e chi darà la propria vita per salvare il marito dalla morte, come Alcesti. Giudicate voi se non si tratta di vere e proprie prove d'amore...
Paolo e Francesca Si tratta di una storia vera, avvenuta all’epoca di dante, alla fine del 1200. Due famiglie, i Malatesta di Rimini e i Da Polenta di Ravenna, erano in guerra e per riappacificarsi fecero sposare i loro due figli: Francesca e Gianciotto. Il loro matrimonio era combinato perciò essi non si conoscevano. Paolo, il bellissimo fratello di Gianciotto, portò a Francesca la procura di matrimonio e lei pensò che Paolo fosse il suo futuro sposo. Immaginate la sorpresa quando in Chiesa si ritrovò un altro, oltre tutto storpio. Gianciotto chiese a Paolo di badare a Francesca mentre lui era in guerra. Erano rimasti da soli nel castello di Francesca “soli eravamo e sanza alcun sospetto ” e iniziarono a leggere il libro “Lancillotto del Lago”. Quando lessero il punto in cui Ginevra, moglie di Artù, baciò Lancillotto anche Paolo baciò Francesca “Quando leggemmo il disiato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante”. Quando Gianciotto scoprì il tradimento della moglie li uccise entrambi con un pugnale. Ora Paolo e Francesca si trovano all’Inferno, nel girone dei Lussuriosi e quando raccontano a Dante la loro storia, questi si commuove a tal punto da svenire “Mentre che l’uno spirito questo disse, l’altro piangea; si che di pietade io venni men così com’io morisse. E caddi come corpo morto cade”. I due spiriti non si sono separati neanche dopo la morte e sono sempre uniti mentre sono trasportati dalla bufera infernale “Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese di costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”. Penelope e Ulisse Questa storia d’amore parla di Ulisse e della fedelissima Penelope, sua moglie. Prima del ritorno ad Itaca Ulisse visse molte avventure, alcune veramente allettanti, come la proposta offertagli dalla ninfa Calipso, la quale gli promise niente meno che l'immortalità, o l'invito della giovane e dolce Nausicaa, figlia del re dei Feàci, teneramente innamorata di lui. Ulisse non tradisce mai la sua bella Penelope, anche se un’altra versione del mito dice che l’ha tradita con la Maga Circe. Però noi preferiamo credere alla prima versione, nella quale Ulisse torna a casa dopo venti anni e trova Penelope ad aspettarlo. Alcesti ed Admeto Admeto, re di Tessaglia, ottiene da Apollo il privilegio di sfuggire alla morte, a patto che qualcun altro si sacrifichi al posto suo. Dopo il rifiuto dei genitori e degli amici fidati, di morire per Admeto si offre la moglie Alcesti. Ma Eracle, ospitato da Admeto nella sua casa nonostante il profondo lutto, ricambierà la sua generosità strappando Alcesti dalle mani di Thanatos (La Morte), restituendola all’amore del marito. Enea e Didone Enea, condottiero troiano dopo essere scappato alla distruzione di Troia salpò con una nave insieme ad alcuni dei suoi compagni, ma la furia del mare lo scaraventò sulle coste Libiche. Qui fu accolto da Didone, la regina di Cartagine, che si innamorò di lui. Enea, per compiere il suo destino, partì per il Lazio e Didone per il dolore si uccise Elena e Paride Una vita avventurosa quella di Elena e con molti amori… Elena fu la donna più bella del suo tempo. Ancora ragazza fu rapita da Teseo, ma i suoi fratelli non si arresero a cercarla e infatti dopo poco tempo la trovarono. Tindaro marito di Leda la diede in moglie a Menelao, re di Sparta. Paride figlio di Priamo durate l’assenza del marito la rapì e la portò a Troia insieme con molti tesori, dando cosi origine alla guerra di Troia. Alla morte di Paride, Elena sposò Deifobo. Elena dato che era greca, consegnò ai Greci suo marito Deifobo, dopo otto anni di navigazione tornò in Grecia con Menelao. Visse molto tempo in pace con il marito, finchè, alla morte del marito Elena fu cacciata dai figli di lui e andò a Rodi dove morì impiccata. Arianna e Teseo Il mito di Teseo e Arianna è una storia molto lunga. Per anni Atene aveva dovuto offrire sacrifici umani al Minotauro. Teseo era un ragazzo greco, Arianna era figlia di Minosse e Pasifae. Un giorno Teseo andò sull’isola di Creta per uccidere il Minotauro, affinché i cretesi non potessero più sacrificare i giovani greci importati da Atene. Appena sbarcato sull’isola, andò a corte e incontrò Arianna che diede a Teseo una spada e un rotolo di spago, affinché potesse ritrovare la strada per uscire. Entrò nel labirinto insieme a dei prigionieri atenesi. Dopo poco tempo si trovò faccia a faccia con il terribile Minotauro. Combatterono fino allo stremo delle loro forze, finchè Teseo ebbe la meglio. Grazie allo spago che gli aveva fornito Arianna ritrovò facilmente la strada per uscire dal labirinto. Compiuta la missione Teseo partì per tornare ad Atene e portò con sè anche Arianna. I due erano innamorati ma durante la strada del ritorno lasciò Arianna sull’isola di Dioniso. Orfeo e Euridice E per finire una delle storie più toccanti. Orfeo e Euridice abitano in Grecia. Lui è un poeta e i due sono innamorati alla follia. Un giorno Euridice passeggiando calpesta un serpente velenoso, che la fa morire all’istante. Orfeo, amando tantissimo Euridice, la va a prendere nell’Ade, il Regno della morte. Persefone, la dea del Regno dei morti, dà il consenso a Orfeo di andare a prendere la sua amata, a patto che, finchè non siano usciti alla luce del sole, Orfeo non guardi il volto di Euridice. Però nel viaggio Orfeo, dimenticandosi il patto fatto, guarda Euridice, perchè vuole accertarsi che sua moglie non sia solo un’allucinazione, ma che sia realmente vera. Il patto si spezza e la moglie muore di nuovo. Classe II A
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