La poliziotta Malalai Kakar è stata uccisa dai Talebani perchè lavorava per un governo considerato nemico, quello di Karzai, e difendeva le donne; infatti da tempo era minacciata di morte per questo suo doppio peccato. A Kandahar, un colpo alla testa ha fatto sì che la sua vita terminasse a quarantatre anni, lasciando sei figli e cinque fratelli. Il fatto è successo davanti casa sua, dove è stato ferito gravemente anche uno dei suoi figli.
Un portavoce dei Talebani afferma alla France Press: "Kakar era uno dei nostri obiettivi, l'abbiamo eliminata". Malalai a soli 15 anni si era iscritta all'Accademia di polizia, dove si era diplomata e aveva lavorato in divisa per sette anni, fino alle minacce di morte del regime talebano. Poi era fuggita in Pakistan dove aveva conosciuto suo marito, un uomo moderno, come lo definiva lei, dipendente dell’Onu. In seguito tornò a casa e diventò il capo di un' intera squadra femminile che lei stessa aveva reclutato, girando di casa in casa. Malalai era famosa per avere liberato varie donne schiave: vedove incatenate in gabbie da suoceri e cognati, per questioni di denaro. Quest'articolo ci deve far riflettere sui diritti delle persone che in molte parti del mondo ancora vengono violati e sulla condizione delle donne, uccise perché lavorare può diventare anche un peccato… Ilenia, Annamaria & Federica
Classe III A
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