Lo sviluppo economico ha creato un aumento continuo nel consumo delle risorse energetiche naturali (come petrolio e carbone), che un tempo sembravano illimitate e che invece sono destinate ad esaurirsi. Anche l’uranio usato nelle centrali nucleari è una fonte non rinnovabile, il cui utilizzo pone importanti problemi di sicurezza; gli stessi impianti idroelettrici possono, in certi casi, provocare danni all’ambiente. Ritornare indietro sulla strada dello sviluppo economico è impensabile. Cosa fare allora? È necessario produrre sistemi che utilizzano fonti energetiche alternative come l’energia solare e quella del vento. Occorre poi imparare a ridurre i consumi d’energia, eliminando innanzitutto gli sprechi. A questo proposito Caterpillar, una trasmissione radiofonica in onda su RAI RADIO 2 dalle 18 alle 19.30, ha proposto un’importante iniziativa dal nome “M’ ILLUMINO DI MENO”: l’invito, ripetuto ormai da tre anni, è rivolto a tutti per ridurre i consumi, specialmente elettrici. Il giorno 15 febbraio 2008 è stato scelto come Giornata del Risparmio Energetico; nel mese precedente, la trasmissione ha fornito consigli, esempi e suggerimenti per convincere le persone a dedicarsi al risparmio. Tanti hanno aderito all’iniziativa: nei negozi sarà ridotta l’illuminazione delle vetrine, nei ristoranti si organizzeranno cene a lume di candela, piazze e monumenti rimarranno al buio. Anche noi alunni della scuola secondaria di 1^ grado di Monteleone d’Orvieto c’impegneremo a non lasciare accese inutilmente le luci dell’aula e del corridoio. Insieme all’insegnante di lettere abbiamo fatto alcune riflessioni e abbiamo capito che, ogni giorno, ci sono tanti modi per diminuire i consumi e che, con dei piccoli gesti, si possono ottenere grandi risultati. Perché lasciare inutilmente accesi computer o TV? Perché dimenticarsi di spegnere le luci delle scale o delle camere? Perché non installare lampadine a basso consumo? Perché utilizzare la lavatrice quando il carico non è pieno? Perché lasciare aperti i rubinetti? E’ necessario che ciascuno sia più sensibile a questo problema e che coinvolga anche parenti ed amici: il futuro del nostro pianeta è nelle mani di tutti noi.
Sofia Pagliaroni
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