Risparmio energetico: si deve... si può!
 Corre l’anno del Signore 2008. Ci troviamo su un piccolo pianeta sperduto nell’universo, abitato da una razza destinata a provocare la propria estinzione, trascinando con sé nell’oblio l’intero pianeta.
Ci sono varie cause che porteranno all’autodistruzione dell’uomo, tra le altre: lo spreco energetico.
La maggior parte dell’energia elettrica utilizzata è prodotta utilizzando materiali fossili e cioè esauribili; lasciando acceso il computer mentre ceniamo, consumiamo una piccola parte di fossili che non sarà più in nessun modo recuperabile.
Il risparmio energetico è importantissimo per garantire un futuro a noi e ai nostri figli, è per questo che è importante spegnere anche le cose più insignificanti come la “lucetta” del televisore: quella lucetta, ci costa circa 60 euro all’anno.
60 Euro che potremmo spendere in un altro modo! E anche i materiali utilizzati per produrre quella quantità di energia che alimenta la “lucina rossa” della nostra TV potrebbero essere utilizzati in maniera migliore.
Il giorno 15 febbraio 2008 è la giornata mondiale sul risparmio energetico ed io invito tutti voi a partecipare. Questa giornata consiste nel ridurre simbolicamente l’uso energetico degli elettrodomestici a partire dalle ore 18.
Anche le maggiori piazze di Italia saranno spente, il Colosseo e anche edifici della politica (Quirinale, Senato ecc.). Tutti insieme per un futuro migliore.
Questa giornata, dedicata all’anniversario del protocollo di Kyoto (16 Febbraio), ci invita a riflettere sullo spreco enorme che facciamo delle risorse della terra.
Ovviamente oltre al 15 febbraio, ogni giorno 24 ore su 24 noi bravi cittadini dovremmo cercare di risparmiare energia.
Se proprio non riuscite a ricordarvi di spegnere le cose insignificanti, perché magari è una vostra abitudine, fate in modo che l’energia elettrica di casa vostra provenga solo da fonti inesauribili, come ad esempio il vento.
Se vi interessa avere notizie sul risparmio energetico andate su www.caterueb.rai.it
RUBEN MASSAROTTI
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