Venerdì 16 Novembre siamo andati a Roma a visitare la Camera dei Deputati. Con noi è venuta anche la classe V^ di Allerona, di cui ne fa parte anche il figlio della maestra Paola. Con noi sono venute tre maestre, la maestra Paola, la maestra Barbara e la maestra Albertina. Mi sono svegliata la mattina alle 6,00, ero agitatissima, ho fatto colazione, mi sono vestita, e quando era ancora buio siamo usciti di casa, e la mamma mi ha accompagnato fino al parco, dove ci attendeva il pulmino. Arrivati tutti i miei compagni siamo partiti, e arrivati alla stazione di Orvieto, abbiamo preso il treno con la classe di Allerona. Io ero in cabina con Federica, Elisa, Elena,Claudia, un bambino di Allerona e la maestra Barbara. Durante il viaggio abbiamo giocato a “Uno”, un gioco di carte e abbiamo fatto il quiz. Arrivati a Roma, e attraversata tutta la stazione Termini siamo andati a piedi fino alla Camera dei Deputati.
Arrivati a Piazza Colonna, siamo entrati nel palazzo di Montecitorio e lì delle persone ci hanno fatto passare sotto il Metal Detector. Per fortuna a me non ha suonato, poi abbiamo messo lo zaino in una macchina che faceva vedere quello che c’era all’interno. Dopo abbiamo messo gli zaini in una stanza molto elegante e un signore vestito elegantemente, ci ha fatto da guida. Prima ci ha portato nella parte del palazzo costruita nel ‘900, cioè quella più recente a noi. Nella prima stanza dove siamo andati, c’era un grande tappeto rosso e le pareti erano morbide e c’erano quattro enormi quadri che rappresentavano il mare in burrasca con delle navi. Ma la cosa principale di quella stanza era che c’era un plastico della città di Roma, tutto in legno. La nostra guida, ci ha detto di non toccare quel plastico altrimenti sarebbe scattato l’allarme. Ci ha detto pure che gli uomini devono essere vestiti in giacca e cravatta e le donne in nero con i tacchi. Poi ci ha portato nella Galleria dei Presidenti, c’erano le foto e i ritratti di tutti i Presidenti della Camera dal più vecchio al più recente cioè quello di Pier Ferdinando Casini. Subito dopo siamo andati a visitare il Transatlantico, quella stanza non sarebbe aperta ai visitatori ma per le scuole si fanno eccezioni. Il Transatlantico non è stato progettato dallo stesso architetto che ha progettato il resto del palazzo, quindi è fatto in maniera diversa, infatti è in stile Liberty. Nel Transatlantico ci sono quattro schermi che servono ai Deputati che sono fuori dall’ aula per entrare quando lo ritengono necessario. Inoltre, sopra agli schermi ci sono quattro luci, e si accendono, insieme ad un rumoroso allarme, quando tutti i Deputati hanno votato. La nostra guida ci ha detto che in aula c’era una seduta, una piccola interrogazione e ha detto che quando andavamo a visitare l’aula la seduta poteva essere ancora non terminata. Dopo abbiamo visitato il Corridoio dei Busti con tutti i busti dei Deputati storici. Dal Corridoio dei Busti si accede alla Sala Gialla, si chiama così perché le sue pareti sono tutte gialle. Nella Sala Gialla sono conservati molti oggetti che sono stati donati da tutta Italia per arredare quella stanza e tutto il palazzo, infatti c’è un lampadario che viene da Murano, un vaso enorme venuto dal sud Italia e un ritratto preziosissino di Napoleone Bonaparte. Poi c’è anche un grande dipinto che rappresenta le nozze di Cana. Ma in quel quadro c’è una cosa molto strana, infatti c’è ritratta la madre badessa del convento che lo ha donato, che ai tempi di Gesù non era nata. Dopo la Sala Gialla abbiamo visitato la Sala della Lupa, dove si svolgono presentazioni di libri o discorsi del capo del Governo. In quella stanza è contenuta la riproduzione identica della statua della lupa. Li c’è anche un dipinto nel soffitto con degli angeli che portano una scritta cioè: “Roma siano e vi resteremo”. Quel dipinto è stato fatto sotto ordine del Re Vittorio Emanuele quando lo Stato Pontificio non accettava di essere capitale d’Italia. Sulle pareti ci sono 6 arazzi e sul muro ci sono 2 lapidi. Su una è scritto di un attentato riuscito ad un Deputato invece la seconda parla di quando gli italiani scelsero la Repubblica alla Monarchia. Dopo la Stanza della Lupa siamo andati finalmente a visitare l’aula principale. L’ interrogazione non era ancora finita. La nostra guida ci ha fatto sedere su delle poltroncine e da lì ci ha spiegato delle cose su quella stanza. Ci ha detto che i Deputati non si siedono dove capita, ma ognuno ha un posto,e anche, i Deputati appartenenti al partito di Sinistra si sedevano a sinistra, e quelli di Destra a destra. Ogni Deputato dispone di una tesserina, da cui può accedere al proprio microfono e ai propri pulsanti per votare. Quando si vota , ogni Deputato può spingere tre pulsanti: il rosso se non approva la legge, il bianco se è incerto e il verde se approva la legge. In questo caso, si accendono delle lucette, su un tabellone posto sul muro dell’aula. Il Presidente della Camera siede più in alto di tutti, poi ci sono i segretari, poi dei posti riservati al Governo ed infine c’è la stampa che scrive gli articoli. Nell’interrogatorio non presiedeva il Presidente della Camera Fausto Bertinotti, ma c’era l’On. Castagnetti. Finita la visita, ci siamo rivestiti e la maestra Albertina ci ha dato un libricino che si intitola: “Tutti in aula”. Quando siamo usciti ha iniziato a piovere e noi siamo corsi sotto il porticato del Palazzo di Montecitorio, e lì abbiamo mangiato. Poi siamo andati al Pantheon e a Piazza Navona. Per tornare alla Stazione Termini siamo passati davanti al Quirinale, sede del Presidente della Repubblica. Io e Veronica eravamo stanchissime, arrivate alla Stazione Termini abbiamo preso il treno e siamo tornati a casa. Che gita stupenda!
Gaia Stollo cl. V
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