Conoscete tutti la storia di Ettore, principe di Troia, che venne ucciso da Achille per vendicare la morte di suo cugino Patroclo? Nell’Iliade Omero scrisse che Achille legò la salma di Ettore al suo cavallo e le fece fare il giro delle mura di Troia per poi portarlo nell’accampamento dei Greci. Il re Priamo si dovette travestire da mendicante per poter entrare nella tenda del guerriero greco con un vaso pieno di monete, gioielli e tanto altro in cambio del corpo del figlio, il cosiddetto “tesoro di Priamo”. Di esso non si sapeva molto, anzi si dubitava della sua esistenza finché, il 15 giugno 1873, l’archeologo Heinrich Schilemann riuscì a trovare un vaso contenente più di 8.700 oggetti d’oro che pareva essere proprio il “tesoro di Priamo”. Questo archeologo tedesco fu colui che confermò che Troia era esistita e che la guerra era stata realmente combattuta avendo trovato i resti carbonizzati della città e si dice che abbia trovato il tesoro l’ultimo giorno di scavo. Anche qui ci sono molti punti interrogativi perché nessuno ha mai confermato che quello fosse veramente il tesoro di cui si parla nell’Iliade e, se fosse quello, allora Ettore e Achille sarebbero esistiti veramente. Certo, Achille non sarà stato invulnerabile o figlio di una dea; potrebbe essere stato semplicemente più forte e/o più allenato di Ettore e quindi potrebbe essere riuscito a vincere il loro duello. Schilemann riuscì a portare il tesoro segretamente in Grecia e venne accusato dalla Turchia di esportazione illegale e dovette pagare una multa piuttosto salata. E il tesoro? Divenne proprietà dell’archeologo, dato che pagò la multa con una somma maggiore di quella richiesta e lo donò alla Germania dove rimase fino alla seconda guerra mondiale. Nel 1945 Hitler ordinò che fosse nascosto nelle miniere di sale di Helmastad per evitare che venisse preso dai Sovietici in caso di sconfitta. L’ordine non fu eseguito e il tesoro finì a Mosca. I Russi smentirono che il tesoro di Priamo (o almeno il presunto tesoro) si trovasse in Russia scatenando numerose polemiche. Solo nel 1993 ad Atene Boris Eltsin dichiarò che il tesoro si trovava a Mosca nel Museo Puskin e nel 1994 esperti di diverse nazioni confermarono che i gioielli del museo russo erano gli stessi che ritrovò Schilemann a Troia. E ora il tesoro che fine ha fatto? Attualmente 4 nazioni se lo stanno contendendo perché, anche se non fosse il vero tesoro di Priamo, è pur sempre un bel vaso pieno zeppo d’oro e un’importante fonte storica. La Turchia lo vuole perché è lì che è stato ritrovato, la Grecia perché è l’erede della tradizione omerica, la Germania perché è a questo stato che l’archeologo lo ha donato e la Russia perché ora si trova lì. Se ci pensate bene non lo dovrebbe avere nessuno perché Schilemann ha pagato la Turchia per avere il tesoro, in Grecia il tesoro non c’è stato nemmeno un giorno, perché dovrebbe tenerselo? La Russia ha “rubato” il tesoro ed ha rinnegato di possederlo e la Germania ha a che fare solo con l’archeologo Schilemann e non con ciò che lui ha ritrovato anche perché se così fosse dovremmo portare i resti di Troia in Germania… Teniamolo noi, tanto tra i 2 litiganti il terzo gode e tra i 4 gode il quinto!!! ERICA GRAZIANI 1E
|