“Per te che sogni, per te allora esiste la catena degli innamorati. Magari un giorno andrai lì a Roma su quel ponte, a Ponte Milvio, al terzo lampione, quello che si affaccia sul Tevere e che guarda il ponte di Corso Francia…E tu, quella catena, la troverai.” Queste romantiche frasi di Federico Moccia sono dedicate al “lampione degli innamorati” o “palo degli innamorati” nato proprio grazie a lui e al suo fantastico libro “Ho voglia di te”. Si, proprio così, avete letto il libro o visto il film? I due protagonisti, Step e Gin, consolidano il loro legame proprio davanti al terzo lampione di Ponte Milvio, attaccandoci un lucchetto con le loro iniziali. L’idea di Moccia deve essere piaciuta davvero tanto ai lettori, così tanto che proprio al terzo lampione del ponte, poco dopo uscito il libro, spunta una catena con le iniziali di due nomi. Arrivano alcuni lucchetti ed altre catene piene di dediche, nomi, soprannomi e cuori disegnati con un pennarello indelebile fino a ricoprire il lampione. All’inizio il “pellegrinaggio” al ponte era considerato una moda nata da “Ho voglia di te” ma è proprio il libro a citare una leggenda che dice che se si attacca un lucchetto o una catena al lampione con il proprio nome e quello della persona amata (o anche le iniziali) e si getta la chiave nel Tevere, il lucchetto proteggerà i due innamorati per farli stare insieme per sempre. A marzo i lucchetti erano abbastanza per poter girare il film di “Ho voglia di te” ed il video della sua colonna sonora “Ti scatterò una foto” di Tiziano Ferro. Ormai è impossibile non notare il lampione a Ponte Milvio e tutti gli adolescenti che rientrano in una fascia tra i 12 ed i 21 anni conoscono quel lampione sul “ Palo dell’amore”, come lo chiama Moccia. Bar, pub e ristoranti stanno facendo affari con i turisti che vanno a Roma per vedere il palo. Esiste una cosa simile anche a Firenze, sul Ponte Vecchio dove giovani innamorati attaccano lucchetti e catene sulla statua di Benvenuto Cellini e gettano la chiave nell’Arno. Qui, però, i lucchetti vengono spesso tolti dalla statua, al contrario di Roma. Insomma, addio alle serenate al chiaro di luna, d’ora in avanti ogni promessa d’amore che si rispetti dovrà avere come pegno un lucchetto incatenato sul lampione di Ponte Milvio, in caso contrario non fidatevi!!!!!
ERICA G. IE
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