La vita quotidiana a Pompei

Data 17/5/2007 0:04:25 | Categoria: Una finestra sul mondo

79 d.C.: la città di Pompei soffoca sotto la furia del Vesuvio che la cancella dal mondo romano; ma la cenere vulcanica nasconde e conserva questo inestimabile tesoro per secoli. Caso unico al mondo, la catastrofe geologica offre agli studiosi la possibilità di indagare su un’intera popolazione “bloccata nel tempo”: attività commerciali, ricreative e di costume arrivano fino ai tempi moderni e permettono di ricostruire un quadro suggestivo e senza precedenti sulla civiltà antica e romana in particolare. Molti edifici ritrovati sotto la cenere del Vulcano erano adibiti ad attività commerciali: esistevano ad esempio le cuponae, i thermopolia e il macellum.


I thermopolia erano degli esercizi commerciali paragonabili ai nostri bar, le cuponae erano delle osterie e il macellum il mercato. Sono state addirittura rinvenute le insegne di questi locali,  che pubblicizzavano la vendita dei prodotti. Tra le curiosità che gli scavi hanno portato alla luce ci sono anche alcuni manifesti elettorali dipinti sui muri della città. Molte attività commerciali erano gestite da donne. In alcuni casi infatti sono stati ritrovati i cadaveri carbonizzati di proprietarie di botteghe di diverso tipo, dalle fulloniche, le odierne lavanderie, alle cauponae, nell’atto di scappare con i loro averi. Sappiamo che le donne pompeiane avevano libero accesso al teatro, sapevano leggere e scrivere, erano però escluse dal voto, per questo dovremo aspettare le conquiste dei movimenti femministi nel secolo scorso.

 


Federica Giuliacci I E





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