L’illuminismo è un movimento filosofico e culturale che nasce in Francia nel 1700 e poi si diffonde nel resto d’Europa e in Italia soprattutto nel Ducato di Milano e nel Regno di Napoli. La parola Illuminismo fa riferimento ai “lumi della ragione” che dovrebbero illuminare le tenebre dei pregiudizi e delle superstizioni dell’età medioevale. Il maggiore esponenti dell’Illuminismo in Italia è stato Cesare Beccaria che si opponeva alla pena di morte e scrisse un’opera, Dei delitti e delle pene, in cui condannava la pena di morte e la tortura. In Francia Jean Jacques Rousseau sosteneva apertamente, per la prima volta che tutti gli uomini dovevano essere uguali di fronte alla legge e tutti dovevano avere la possibilità di partecipare alla gestione dello Stato, attraverso propri rappresentanti liberamente eletti.
Un altro teorico molto importante fu Montesquieu che elaborò la teoria della divisione dei poteri dello stato. Fino a quel momento, con l’assolutismo, il potere legislativo, esecutivo e giudiziario erano concentrati nelle mani del Re, invece egli sosteneva che il potere legislativo doveva spettare al parlamento, il potere esecutivo al governo o al Re e il potere giudiziario alla magistratura. Le sue idee ispireranno la costituzione americana e quella francese. L’ Illuminismo è stato anche un periodo di grandi scoperte scientifiche, raccolte tutte in un’opera monumentale, l’Enciclopedia.
Matteo Vitali II E
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