Sabato mattina dell’08.10.2005, il Pakistan è stato colpito dallo spaventoso sisma di magnitudo 7.6 della scala Richter che ha provocato decine di migliaia di morti: sono oltre 30 mila le vittime mentre i feriti sono oltre 42 mila. Tutto questo ha portato dei bisogni: cibo, acqua, medicinali, ospedali da campo,tende e coperte. Servono anche elicotteri per raggiungere le zone più remote dove interi villaggi sono stati spazzati via e impossibili da raggiugere. Gli aiuti devono essere immediati perché tra le montagne dell’Himalaja l’inverno sarà duro e anche adesso ci si può accorgere che durante la notte le temperature sono molte basse. La commissione Europea ha reso disponibile un aiuto di 3.6 milioni di euro sottolineando che, se necessario, saranno disponibili fondi supplementari. Oltre all’ONU, sono tanti i paesi che hanno risposto alle richieste d’aiuto del presidente pachistano Pervez Mushrraff: Stati uniti, Gran Bretagna, Russia e Israele. Si è riunito il comitato operativo del Dipartimento ed è stato approntato il piano di intervento; un primo C130 dell’ Aeronautica Militare è partiti dall’aereoporto di Villafranca. Neanche gli elicotteri sono usciti a raggiungere i villaggi più isolati e si conta ora la settima notte senza cibo ne' coperte per i circa 2 milioni e mezzo di sopravvissuti. Medici senza Frontiere hanno lanciato l’allarme epidemie: da molto tempo i cadeveri sono per strada e sotto le macerie e le condizioni di salute dei sopravvissuti sono pessime. Intanto la terra continua a tremare: una scossa del 5° grado è stata avvertita dai sismografi nella zona del nord. Nell’ovest del Pakistan, il bilancio provvisorio della tragedia sarebbe di 23 mila vittime accertate; qualche sopravvisuto è stato tratto in salvo dalle macerie. Nella Città del Vaticano il Papa Benedetto XVI ha espresso il suo dolore per le molte vittime e per i gravi danni povocati dal terremoto in Pakistan, India e Afghanistan. Per noi questa è stata una grave tragedia e speriamo che non si ripeterà più, anche se ciò è impossibile perché il terremoto è uno dei tanti fenomeni naturali del nostro "misterioso" pianeta. Lucia Barbanera, Ilaria Pecoroni e Chiara Cammardella. Classe III A
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