Oggi i ragazzi, e non solo loro, preferiscono al libro la televisione, il computer e altri apparecchi elettronici; la tele permette la visione di una storia più completa e scorrevole che nel libro, un film dura due ore mentre per leggere un libro ci vogliono almeno due giorni. Esempio: il nuovo film “Le cronache di Narnia” non dura neanche due ore mentre il libro con le stesse storie supera le mille pagine!! Ritengo giusto che la lettura sia messa in secondo piano, ma se proprio bisogna leggere si potrebbero fare biblioteche virtuali dove ogni lettore, con gli appositi apparecchi, leggerebbe la storia rilassato ed appassionato come se entrasse direttamente nel libro.
Questo spingerebbe i ragazzi alla lettura più di quanto si immagina, perché sostituirebbe la carta bianca della pagina, scritta senza un’immagine che aiuti a capire la storia. Certo gli adulti preferiscono il loro pratico libro da mettere pure in tasca e leggere quando e dove vogliono senza attrezzature ingombranti; noi però lo riteniamo “passato di moda”. (Fernando)
Con lo sviluppo dell’elettronica il libro sta vivendo un momento di crisi perché sembra messo un po’ da parte per varie ragioni. Infatti i pensieri scritti spesso sono troppo lunghi, le frasi non seguono un preciso ordine cronologico, le trame non si capiscono bene e i libri non sono molto aggiornati. Quindi gli strumenti elettronici hanno preso il posto del libro perché sono più veloci da consultare, attuali, più comodi e piacevoli da usare del libro. Temo che col tempo il libro scomparirà del tutto, anche se spero che non sia così. (Giacomo)
A favore del libro si può dire che è necessario almeno per due ragioni: * se sei in un luogo dove è impossibile avere a disposizione Internet un libro è utile * se non vuoi avere costi eccessivi usa il libro Ma è anche vero che l’elettronica serve per più motivi: * le informazioni sono sempre aggiornate * non bisogna aspettare ristampe * si possono trovare notizie, per es. su attori e altri personaggi famosi, che nei libri mancano * si possono consultare cd o siti che contengono libri informativi, enciclopedie, insomma come avere una biblioteca Penso perciò che siano validi sia i libri che i mezzi elettronici; però sarebbe bello poter usare computer portatili a scuola. (Elena)
Il libro conta sempre meno: io non sono d’accordo, perché è sempre un mezzo di comunicazione utile ma soprattutto serve per non “scordarsi” come si legge. Ai miei compagni proporrei un consiglio: guardate pure la Tv, collegatevi a Internet (anche io non ne faccio a meno), ma leggete un libro ogni tanto! Io per prima cosa guardo il genere del libro, mi piace l’avventura, poi il carattere che non deve essere troppo grande, le parole che devono essere quotidiane o nuove per imparare qualcosa in più, le pagine che devono essere poche, il significato non difficile, le immagini numerose e colorate e che abbia un lieto fine.(Marianna)
A sostenere che gli strumenti elettronici sono fondamentali sono soprattutto i ragazzi, perché, essendo contemporanei, sono più capaci nel loro utilizzo; con il computer non si perde tempo, si trovano informazioni interessanti, non si fatica, si possono presentare lavori molto ordinati, anche se a volte per cercare notizie “stupide” si scaricano tantissime pagine che poi non servono a niente. Io ritengo poco giusto che la lettura passi in secondo piano; per renderla più piacevole ai giovani, suggerisco agli autori di scrivere libri più corti con queste caratteristiche: -meno pagine -lessico chiaro -frasi e periodi comprensibili -contenuti divertenti (Matteo)
Il nostro amico libro sta per essere abbandonato a favore dell’elettronica: è questo il momento per ringraziarlo, tirarlo fuori dai cassetti, leggerlo. E’ ormai diventata un’abitudine non leggere più un libro ma usare il computer: la strada è più corta e facile. Ma secondo me le due cose devono stare sullo stesso piano, il libro vicino a noi non lasciando mai che vi si deponga la polvere e dall’altra parte il computer, ma senza diventarne dipendenti. Vorrei dare dei consigli per far essere piacevole la lettura: mai avere fretta quando si legge, leggere da soli in un luogo a proprio agio, comprendere ciò che si legge magari davanti ad una tazza di the, leggere di pomeriggio o dopo cena, quando si è sotto le coperte. Per me un libro è piacevole se ha caratteristiche precise: deve avere un linguaggio semplice, comprensibile, i pensieri non troppo lunghi, una adeguata punteggiatura, qualche foto; l’aspetto esteriore deve comunicarmi sensazioni al primo impatto, la trama deve essere molto sintetica ma deve far capire bene il contenuto e il significato della storia. Comunque spero che ciascuno di noi faccia le proprie scelte in base ai propri gusti e non basandosi su quello che dicono gli altri. (Ana)
Senza elettronica le azioni quotidiane, anche le più semplici, risulterebbero difficili: per non parlare di industrie, banche e servizi pubblici che sono gestiti mediante l’uso dei computer. Con Internet poi abbiamo accesso a materiale utile per ricerche, possiamo “parlare” e scambiarci informazioni con persone anche molto lontane, addirittura di altre Nazioni mediante l’uso di chat. In questo contesto il libro sembra in crisi; i ragazzi preferiscono i videogiochi, ascoltare musica, scaricare pagine e pagine per una ricerca già pronta, invece che leggere, riassumere e riscrivere rielaborando. Credo che questa reazione da parte degli studenti sia in parte giustificata, perché alcuni professori “impongono” ai propri studenti la lettura come compito piuttosto che un piacere, impedendo così di scoprire quanto sia bello leggere un libro in pace. Secondo me un libro, per interessare ai giovani, dovrebbe trattare temi riguardanti l’adolescenza, storie vere che fanno emozionare e riflettere. Penso che la lettura e la tecnologia dovrebbero essere considerate ed utilizzate a pari merito, perché l’una completa l’altra. (M.Vittoria)
La gente non ha più voglia di aprire un libro e leggerlo, così accende Tv o computer, mette la cassetta nel videoregistratore e il gioco è fatto. A scuola la prof. ci dà un libro al mese sul quale dopo dobbiamo fare una scheda e perciò siamo costretti.Ma la lettura non dovrebbe essere messa da parte, perché, leggendo, un ragazzo immagina di essere il protagonista e di essere lui che sta vivendo l’avventura raccontata; leggendo migliora l’ortografia, impara nuove parole, a formare i pensieri e a scrivere meglio. Per invogliare alla lettura si dovrebbero organizzare dei concorsi a scuola; per es. la nostra partecipa ad un concorso per il quale si devono leggere quasi 100 libri: così anche io ho cominciato a leggere più volentieri. Resto però convinto che il libro è in grossa crisi. (Jacub)
E’ vero che viviamo nel 2006 e che le tecnologie fanno miracoli, ma il libro non è certamente in crisi: basta pensare a J.K.Rawling che vende milioni di libri che hanno per protagonista un maghetto oppure a Melissa P. il cui Diario segreto, dopo essere stato pubblicato, è diventato un best seller da cui è stato tratto un film che ha incassato 5 milioni di euro. Questa è la crisi del libro? Penso proprio di no. I libri sono necessari, perché oltre ad acculturarci possono avere anche un valore affettivo. Certo anche l’elettronica è importante: grazie ad Internet si trova più velocemente ogni informazione; da questo punto di vista è vero che il libro è passato in 2° piano e credo sia giusto che, dopo molti secoli da protagonista, ceda il suo posto. Per avvicinare i giovani alla lettura bisognerebbe proporre argomenti interessanti quali sport, musica, che farebbero di un libro un “gran libro”. (Emanuele)
Io preferisco il computer al libro, perché è più veloce, dà maggiore possibilità di trovare informazioni aggiornate, offre vari siti che trattano ogni argomento delle ricerche assegnate. Anche il libro è utile, però oggi è meno usato; spesso il suo linguaggio è difficile da capire, richiede tanto tempo per trovare le notizie. Ho già detto che preferisco il computer però mi piace anche leggere, quando sto sola e in silenzio: allora entro in mondo tutto mio. E’ buono un libro se ha una trama intrigante, piena di imprevisti. (Giulia M.)
Il libro è piacevole e lo conosciamo da tanto tempo: come ogni cosa nuova, divertente, veloce, il computer appena apparso ha suscitato scalpore ed ha preso il sopravvento sui libri. Del resto trova subito quello che vuoi e l’unica fatica da fare è stampare le pagine scritte da qualcun altro! La mia preferenza però va ai libri e non vorrei che nel tempo scomparissero, come le banconote. Leggere un libro serve a tenere sveglia la mente, a migliorare il lessico. Computer e internet sono geniali, innovativi ma il fascino del libro è e sarà sempre ineguagliabile. P.S. fino a poco tempo fa non la pensavo così. (Marilisa)
I ragazzi per fare ricerche, approfondire argomenti navigano su Internet, utilizzando il computer: è più veloce, in poco tempo si trovano le informazioni richieste e moltissime notizie. Non è però l’unico strumento utilizzato, perché anche la televisione con i documentari, i réportage informa e offre immagini. Computer e televisione sono sempre aggiornati, mentre il libro, una volta scritto, non può essere arricchito in breve tempo. Però la maggior parte di noi, quando lavora al computer non è capace di riassumere quello che gli interessa, così stampa tutto, a volte senza nemmeno sapere il contenuto. Lavorando con un documentario bisogna non solo ascoltare ma appuntare le informazioni, altrimenti si perdono; gli svogliati non lo fanno. Questo, quando si lavora con un libro non succede quasi mai; infatti se si cercano notizie bisogna per forza riassumerle perché il libro, di certo, non si collega alla stampante e spesso non usa il linguaggio che noi utilizziamo.Il libro arricchisce la fantasia, perché quando si legge si può immaginare il paesaggio, i protagonisti, quello che succede …. Mentre con la televisione e il computer è impossibile, perché le immagini te le mostrano loro e la fantasia è poca. Secondo me si potrebbe utilizzare il libro per le informazioni, il computer per le immagini. Per rendere più piacevole la lettura un libro dovrebbe arricchire le descrizioni e sintetizzare le cose banali. (Aurora)
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