Data 7/3/2014 8:36:13 | Categoria: Letture e racconti
| Oggi cari lettori vi parliamo dell’ultimo libro di Luis Sepúlveda. L’abbiamo letto a scuola in pochi giorni ed è molto bello! Parla di una lumaca che viveva nel paese del Dente di Leone, sotto una pianta di calicanto. La piccola lumaca voleva conoscere il motivo della sua lentezza e avere un nome. Così intraprese un viaggio per trovare una risposta alle sue domande. Durante il suo cammino incontrò un gufo che le disse che era lenta perché le pesavano i suoi ricordi, “tutto ciò che aveva provato, amaro e dolce, pioggia e sole, freddo e notte”… La lumaca non aveva però ancora capito a che cosa le servisse la lentezza e così decise di continuare il suo viaggio. Ad un certo punto incontrò una tartaruga di nome Memoria che era stata abbandonata dagli umani. La tartaruga decise di assegnare un nome alla lumaca e la chiamò Ribelle, così infatti gli uomini chiamano quelli che fanno domande scomode, come la giovane lumaca. Memoria condusse Ribelle fino al limitare del prato, dove gli umani stavano stendendo sull’erba verde una lingua di ghiaccio nero e oscuro come la notte. Era l’asfalto. Sulla strada passavano grandi animali meccanici (le auto). La lumaca salutò Memoria e ritornò al paese del Dente di Leone per avvertire le compagne del pericolo imminente. Durante il suo ritorno, proprio grazie alla sua lentezza, ebbe modo di incontrare altri abitanti del prato: li mise a conoscenza della strada che gli uomini stavano costruendo e diede loro la possibilità di salvarsi. Arrivata alla pianta di calicanto, avvertì le sue compagne e insieme partirono alla ricerca di un nuovo paese del Dente di Leone. Le lumache più anziane non si fidarono, lasciarono Ribelle e tornarono indietro, mentre le lumache più giovani la seguirono. La mattina dopo incontrarono il gufo che le portò in un bosco, lì avrebbero trovato il nuovo paese del Dente di Leone. Alla fine non tutte arrivarono, a causa dei numerosi pericoli che incontrarono lungo il cammino, ma Ribelle e alcune delle sue compagne si salvarono ed andarono a vivere in un tronco. In questo lungo viaggio alla scoperta di se stessa, la lumaca capì l’importanza della lentezza, grazie alla quale aveva potuto accorgersi del pericolo e mettere in salvo molti altri animali. La lentezza, che credeva essere un difetto, si è rivelata alla fine molto utile… Oggi nel mondo tutto è fatto in fretta, invece bisognerebbe non essere troppo impulsivi e ragionare di più sulle decisioni della vita, inoltre sarebbe importante concedere più tempo a ciò che ognuno di noi giudica importante. Sara e Alessia I B
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