L'Inaugurazione dell'anno scolastico 2013/2014

Data 29/9/2013 1:28:13 | Categoria: Scuola e dintorni


Si è svolta anche quest'anno la Cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico, promossa dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Sono stati circa 3.000 i ragazzi presenti nel Cortile d'Onore del Quirinale per ascoltare il saluto del Presidente Napolitano e del ministro Maria Chiara Carrozza. “La scuola oggi - ha detto il ministro Carrozza all’apertura del suo intervento - è sempre più l’istituzione  che unisce gli italiani”. Nonostante le difficoltà economiche e i tagli degli ultimi anni, il Ministro ha affermato che la scuola italiana è viva e attiva e sempre di più si stanno affermando le nuove tecnologie.

Il Ministro ha poi affrontato il tema dell'integrazione: che in una società globale l’integrazione deve diventare un fattore di arricchimento e un’occasione per “imparare a orientarsi al mondo” e la scuola è il “luogo principe per l’integrazione”. Citando l’inaugurazione dell’anno scolastico svolta a Casale di Principe, Maria Chiara Carrozza ha messo in evidenza la centralità del ruolo delle Istituzioni: “Rafforzare la presenza dello Stato è il modo migliore per incidere sulla crescita dei nostri giovani, formando quindi una nuova generazione di cittadini che abbia in sé i valori di solidarietà, senso civico e legalità”.“La Cittadinanza e la Costituzione – ha aggiunto il Ministro - vanno di pari passo e sono rafforzate, non solo nei programmi scolastici ma nell’attività quotidiana, da quella capacità di ribellarsi davanti ai soprusi e all’illegalità che non è una forma di immaturità bensì il germoglio di una coscienza civile che noi tutti abbiamo la responsabilità di nutrire”. Nei giovani deve maturare una forte coscienza civica che li porti anche al rispetto dell'ambiente e del paesaggio, da cui possono nascere in Italia anche importanti opportunità di lavoro. Rivolgendosi al Presidente della Repubblica il Ministro ha infine affermato: "Signor Presidente della Repubblica, sogno un’Italia che sia consapevole dell’importanza dell’istruzione come fattore propulsore per la mobilità sociale, per la coesione territoriale, per la promozione della cultura e della tecnica, in modo sostenibile con la valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico, culturale e artistico". Rivolgendosi poi a noi studenti ha concluso: " Il vostro futuro dipenderà dalla vostra formazione, dal vostro impegno, dalla vostra capacità di innovare e di creare quindi le condizioni per un futuro migliore. Vorrei che avessimo il coraggio di costruire una scuola di creatività, esteticamente bella, che risponda ad una visione olistica, cioè unitaria aggiungiamo noi..., della persona e del sapere. Dobbiamo smettere di separare, di dividere e riprendere una prospettiva unificante e creativa di studio, cultura e sviluppo economico. Qual è la risposta di oggi alla diffusa domanda di una nuova politica economica credibile? È l’istruzione, che deve essere il cuore pulsante del nuovo “rinascimento” di questo Paese".

E' intervenuto poi il Presidente Napolitano che, dopo aver salutato tutti i presenti, ha accennato alla crisi economica da cui non siamo ancora usciti, nonostante alcuni segnali di ripresa, dicendo che la scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani: "A voi ragazze e ragazzi, dico nel modo più semplice e convinto : la sola risposta certa che si può dare alle vostre preoccupazioni per il futuro, e sappiamo quali sono queste preoccupazioni, su che cosa ci si interroga : "avremo lavoro e quale, qualificato e soddisfacente oppure no, potremo avere un posto riconosciuto nella società?", ebbene, la risposta certa a queste vostre domande è una sola : formatevi e preparatevi nel miglior modo possibile. Ve ne deve essere data, certo, la possibilità, dal sistema d'istruzione, dalle strutture scolastiche, dalle politiche pubbliche. Ma almeno in parte, in buona parte, queste possibilità oggi esistono in Italia".
Il Presidente ha concluso dicendo: "Voi studenti imparate fin da giovani a essere generosi e aperti e innanzitutto consapevoli di quel che fa dell'Italia un paese straordinario e di quel che ciascuno di noi deve dare oggi a un'Italia in difficoltà. A tutti perciò : buona scuola, buon anno nuovo negli studi e nel vostro cammino verso il futuro.”

Classe II A





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