Ritorna l’evento della Maestà, ogni anno diverso da quello precedente. La ricorrenza della Maestà riesce a sorprenderci tutti gli anni, attirando un gran numero di persone. È fondamentalmente una festa religiosa, ma fra i Ficullesi è vissuta anche come una tradizione popolare che va avanti da molti anni. Però, in questo quadro da favola, c’è un piccolo neo: i giovani non partecipano molto alle iniziative di questa bella festa. A celebrare la chiesetta ficullese, si ritrovano solo le persone più grandi, che sono più legate al paese. Naturalmente sto parlando in generale: alla festa della Maestà si vedono anche dei ragazzini e dei bimbi a cui piace partecipare alle feste paesane. Io trovo una certa soddisfazione a partecipare alle feste ficullesi: quando torno a casa da un evento, solitamente sono contenta e soddisfatta, perché posso aver dato in qualche modo il mio contributo. Riguardo alla festa della Maestà, io sono dell’idea che i giovani dovrebbero accorrere numerosi, anche per dimostrare che a Ficulle esistono ragazzi che portano avanti le tradizioni locali. È giusto che ogni paese abbia le proprie tradizioni, l’importante è inserirle nel contesto attuale. La Maestà è proprio uno degli eventi che sta più a cuore ai Ficullesi, ed è bello che ognuno di noi contribuisca, anche se nel suo piccolo, a renderla una festa da trascorrere felicemente in compagnia di grandi e piccini. Eleonora Graziani Classe IIC
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