Noi e ... LA MEGLIO GIOVENTU'

Data 10/2/2012 0:50:00 | Categoria: Scuola e dintorni

giovani e anzianiCiao a tutti! Giovedì 19 gennaio la nostra classe è uscita nel pomeriggio per andare alla Casa di Quartiere-Diurno per anziani La meglio Gioventù di Fabro Scalo.
È stata per noi un’esperienza molto arricchente, perché abbiamo capito quanto è differente la nostra situazione di vita da quella di molti dei partecipanti.
Infatti, dopo aver intervistato varie persone, sono emerse tante differenze nelle abitudini, nell’educazione ricevuta e nelle possibilità economiche.
Qui vi riportiamo il discorso iniziale che abbiamo fatto davanti a tante persone. Ce lo siamo diviso un pezzo per ciascuno, e spesso ci siamo fermati per fare domande e ascoltare le loro interessanti risposte.


È proprio vero: parlare e confrontarsi è molto importante, e tutti quella sera hanno imparato qualcosa. Qualcuno ha rivissuto importanti ricordi, altri hanno capito di essere molto fortunati. Tutti siamo tornati alle nostre case con la voglia di raccontare ai nostri amici e alla nostra famiglia quanto avevamo scoperto! Buona sera!
Noi siamo i ragazzi della classe II della scuola secondaria di I grado di Fabro Scalo.
Innanzitutto vogliamo ringraziarvi per averci invitato a questa manifestazione e soprattutto per aver risposto alle nostre numerose domande.
Attraverso le vostre testimonianze, abbiamo cercato di ricostruire come si svolgeva la vita nella prima metà del secolo scorso, sottolineando quanto fosse diversa dalla nostra…


La scuola
Un tempo frequentare la scuola era veramente considerato un privilegio: ci si zainoandava a piedi, non curanti delle condizioni meteo, anche la distanza non era un problema…
A Fabro c’era soltanto la scuola elementare e arrivava alla classe terza. Tutti vestiti con un grembiule e un gran fiocco, rigorosamente divisi tra maschi e femmine, nelle aule di un tempo gli alunni imparavano a leggere, a scrivere e a far di conto.
Il sabato poi le bambine avevano la possibilità di seguire corsi di “economia domestica”, in cui le maestre insegnavano a lavorare all’uncinetto, a fare la maglia e il cucito.
Qualcuna di voi si dedica ancora a queste attività?


vita quotidianaLa vita quotidiana
La scuola era davvero un piacere, il momento del dovere arrivava subito dopo…
Terminate le lezioni, infatti, i bambini e le bambine portavano al pascolo gli animali fino al tramonto.
Le ragazze più grandi si occupavano anche dei lavori della campagna, oppure, in genere di pomeriggio, si dedicavano al cucito, al ricamo o ai lavori di filatura.


Il matrimonio
Ci si sposava molto presto, perfino a 15 anni, anche se non è il caso delle nostre intervistate…
Il fidanzamento era una faccenda piuttosto complicata e doveva seguire un cerimoniale ben  preciso: erano veramente altri tempi!
sposiL’uomo doveva chiedere la mano della ragazza, ma subito dopo era necessario informare i genitori, perché senza la loro approvazione non ci si poteva incontrare.
In realtà c’era un modo di aggirare l’ostacolo, infatti, a volte, gli incontri avvenivano di nascosto, magari con l’aiuto di amiche compiacenti che facevano da copertura…
Quando poi si cominciava a parlare di matrimonio, cioè quasi subito, la cosa diventava seria e il ragazzo veniva sottoposto ad un vero e proprio interrogatorio da parte dei genitori della promessa sposa, in cui doveva riferire tutto quello che faceva e pensava e soprattutto i progetti per il futuro.
Qualcuno ha voglia di raccontarci la propria esperienza?


Il tempo libero
tempo liberoI nostri nonni sapevano giocare e divertirsi anche con poco: le bambine giocavano con le bambole di pezza cucite dalle donne più anziane, infilavano collanine con i prodotti del bosco, come le “pallucche”. I bambini, nel poco tempo libero, giocavano a nascondino, a battimano, o a rincorrere un cerchio di metallo.
Crescendo, il tempo libero era sempre meno e per i ragazzi l’unico momento di svago era rappresentato dalla domenica, quando tutta la famiglia usciva per andare alla messa e aveva l’occasione di incontrarsi con altre persone.
Nei giorni di festa, a volte, c’era musica e si ballava. Quali erano i balli di moda?


vestitiI vestiti
Non molti vestiti riempivano gli armadi: gli abiti di tutti i giorni erano cuciti in casa dalle donne più anziane, che talvolta facevano anche la stoffa. Per i giorni di festa non si poteva sbagliare: c’era un solo vestito!


La guerra
guerraMolti di voi hanno vissuto la II guerra mondiale. Le donne rimasero sole con i bambini e i vecchi, dovevano pensare a mandare avanti la casa, svolgendo anche lavori che avrebbero dovuto fare gli uomini.
Si viveva nel terrore, ogni volta che arrivava il postino si temeva portasse brutte notizie…
Bè, effettivamente la vita è molto cambiata, oggi le brutte notizie arrivano via mail.


Classe IIA





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