L'influenza è una malattia respiratoria causata da un virus influenzale. Essa costituisce un grave problema di sanità pubblica visto che è molto contagiosa, soprattutto attraverso tosse e starnuti, quindi bisogna stare molto attenti in particolare nella stagione che comprende il tardo autunno e l'inverno. Dunque la prevenzione deve essere oggetto di massima considerazione da parte delle autorità di salute pubblica a livello internazionale e nazionale.
Nei paesi industrializzati è una delle principali cause di morte per malattia infettiva. Adesso invece vi parliamo dell'influenza aviaria, una malattia portata da un virus (H5N1, appartenente alla famiglia Orthomyxoviridae) che è endemica nelle popolazioni avicole selvatiche spesso senza danno; colpisce uccelli domestici e selvatici. E' stata descritta per la prima volta in Italia nel 1798, mentre oggi i paesi interessati sono la Cina, la Russia e la Turchia. L'uomo può essere infettato da questo virus venendo a contatto con animali infetti vivi o morti, con i loro escrementi e la loro saliva. Questo non vuol dire che non si possono consumare carni di pollo o tacchino, visto che il virus viene inattivato dal calore ad una temperatura di 70°C. Ancora non esiste un vaccino specifico, comunque può essere utile la vaccinazione antinfluenzale. Visto che il virus potrebbe diventare pandemico, il 23 novembre 2005 il Senato ha approvato il ddl riguardante l'influenza aviaria per fronteggiare appunto il rischio di una pandemia influenzale. Come prevenzione il Ministero della salute ha disposto il potenziamento del controllo dei volatili e l'etichettatura obbligatoria delle carni fresche per la tracciabilità della loro provenienza. Lucia Barbanera e Chiara Cammardella III A
Per approfondimenti consultare il sito del Ministero della Salute
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