Il 16 ottobre del 1943, 65 anni fa, a Roma 1022 innocenti cittadini romani ebrei, tra cui uomini, donne ed anche bambini, furono catturati all’alba dai nazisti e trasportati,  dopo 4 giorni di viaggio su carri da bestiame, in uno dei più famosi campi di sterminio nazisti, Auschwitz, dove morirono quasi tutti.

Mentre si stavano costruendo tre nuove palazzine sulla Via Flaminia a Roma, sono stati trovati i resti di un enorme monumento funebre dedicato da un figlio al proprio padre. Dalle iscrizioni recuperate si è capito che si  tratta del monumento funebre, una sorta di mausoleo, di Marco Nonio Macrino, il condottiero romano che ha ispirato IL GLADIATORE di Ridley Scott, magistralmente interpretato dall’attore Russel Crowe. Erano almeno venti o trenta anni che non venivano alla luce pezzi di questa importanza a Roma.

Verso la fine di settembre 2008 è uscito il nuovo gioco World In Conflict.
Fino agli anni ottanta il mondo intero teneva il fiato sospeso per gli esiti di quella che veniva chiamata guerra fredda tra due superpotenze: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.
Fortunatamente la crisi venne scongiurata e gli armamenti smantellati, ma le cose sarebbero potute andare diversamente. E’ proprio questo lo scenario di World in Conflict. Nel gioco infatti, ci troveremo nel 1989, le forze sovietiche hanno invaso l’Europa e gli Stati Uniti. Le quindici missioni che compongono la campagna principale, quindi, ci mettono al comando di un enorme arsenale di uomini, carri armati e ogni genere di mezzo militare ma soprattutto ci raccontano una storia emozionante come un vero film di guerra.

ll 16 ottobre a Roma, sul balcone della scala di Michelangelo in Campidoglio, è stata accesa la fiaccola contro la fame nel mondo. Ad accenderla il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, insieme al direttore generale della Fao, Jacques Diouf. Questa torcia, ha dichiarato il Sindaco rappresenta Ia fiamma che idealmente partirà da Roma per fare il giro del mondo. Molto spesso i governi promettono ma non pagano: gli aiuti alimentari rimangono solo nelle buone intenzioni.

Le Olimpiadi si sono appena concluse e l’Inghilterra già si prepara per il 2012, quando ospiterà la prossima edizione dei giochi. Si stanno organizzando dei sistemi di trasporto non inquinanti: si vuole utilizzare soprattutto il Tamigi come via di comunicazione. La società Solarlab vuole diffondere imbarcazioni a energia solare, come erano già state sperimentate ad Amburgo e sul Lago di Costanza.

Io quest’anno  sono andata in vacanza ad Acciaroli, in Campania. Siamo partiti il due Luglio e ci sono andata con i miei genitori e con America, Maria Pia, Piero e Mario che io chiamo zii fin da piccola perché sono molto amici dei miei genitori.
Due giorni prima di partire ero molto emozionata perché non ero mai stata più lontano di Albinia. Comunque le valigie le ho preparate solo il giorno prima anche se avrei voluto farle in anticipo per accelerare i tempi. Sapevo che il viaggio sarebbe stato lungo ma siccome ero emozionata sembrava ancora più lungo. Durante il viaggio ho guardato quello splendido paesaggio di campagna con tanti alberi e quella distesa di verde e ho visto anche il Vesuvio e l’Abbazia di Montecassino.   

Viaggio in Egitto

Quest’Estate io e la mia famiglia, abbiamo trascorso le vacanze in Egitto, nel  Mar Rosso. Siamo saliti su un aereo grande e spazioso: come avevo previsto il viaggio è stato eccitante e dal finestrino ho visto dapprima Roma, poi il Mediterraneo: uno spettacolo meraviglioso. Una volta atterrati, con dei pullman ci siamo recati verso il nostro villaggio, “Al Nabila”. La cosa più interessante e sorprendente è stata che intorno al villaggio, c’era solo un deserto roccioso. Nei giorni successivi ho avuto la possibilità di ammirare la bellezza del mare che era limpido e trasparente e per questo io mio padre abbiamo fatto “snorkeling” e ci siamo gustati le bellezze del Mar Rosso,  in mezzo alla barriera corallina.

Tempo fa mi è capitato di fare , con la mia  famiglia un viaggio  al Parco Nazionale d’Abruzzo .
Entrati , abbiamo visitato il  museo dove si trovavano vari animali imbalsamati come la lince, il capriolo, il falco, il gufo, il lupo il cervo e l’orso.
Fuori dal museo abbiamo visto alcuni animali , che vivevano  nel parco : per primo, abbiamo incontrato l’orso bruno, che girava nel suo ambiente e ho notato che aveva un pelo molto folto.

Domenica 12 ottobre 2008 a Carnaiola, nell’ambito del progetto “Adotta un monumento” si è svolta la premiazione dei lavori realizzati lo scorso anno dagli alunni delle classi IV elementare e II media, l’attuale III A. L’obiettivo era quello di sensibilizzare i ragazzi al rispetto e alla conservazione dei centri storici, come Carnaiola, e dei monumenti antichi. Tutti noi abbiamo contribuito alla realizzazione del progetto, recuperando tutte le informazioni di cui eravamo in possesso per elaborare dei testi informativi a carattere storico, delle filastrocche, testi fantastici ambientati nella chiesa di San Nicola, reportage fotografici e disegni.

S.O.S. NATURA
IL LEONE.
Il leone è da sempre il simbolo della forza: nell’antico Egitto correva accanto al carro del faraone, a questa specie fu dedicata un’ intera città, Leontopolis, lo ritroviamo anche nelle case dei patrizi romani e nel Medioevo sono tantissimi gli ordini cavallereschi dedicati a questo magnifico animale.
Oggi purtroppo rischiamo che il leone rimanga solo una leggenda. 

La terra: un grande termosifone

Da qualche anno gli inverni sono sempre meno… invernali, le estati si comportano in modo bizzarro e in mezzo non c’è quasi più niente. L’Autunno e la Primavera sembrano scomparsi.
In effetti qualcosa è successo, qualcosa di non bello: il clima sta cambiando. Questo poi sta a significare molte cose: il cambiamento della temperatura, della nuvolosità e della frequenza della pioggia, della neve, della grandine…

Domenica 12 ottobre 2008 è stata disputata la prima partita di campionato giovanile della provincia di Terni.
La partita é iniziata alle 10.30 dopo l’appello dell’arbitro, colui che, secondo noi, ci ha fatto perdere...
Ora vi raccontiamo l’andamento della gara...
Nel primo tempo il Fabro si è portato avanti con un rigore, che Edu Claudiu Gabriel ha creato spingendo l’avversario contro la palla, che quest’ultimo ha toccato con la mano.

Esercitandoci con l'italiano... 

La Romania è una grande Paese, la sua storia è molto molto lunga e s’ intreccia con la storia dell' Italia, già nell’antichità. Nei primi anni del II secolo d. C. l' imperatore romano Traiano conquistò la Romania, l’antica Dacia, come testimonia la Colonna Traiana conservata a Roma. I Romani imposero la loro lingua ed è per questo che in Romania si è affermata una lingua neo latina che somiglia molto all’italiano. Noi due, Flavia e Serena, siamo arrivate in Italia da poco ma riusciamo a comunicare abbastanza bene. Noi non abbiamo avuto problemi ad entrare in Italia visto che la Romania è entrata nell' EU lo scorso anno, così  siamo venute ad abitare a Fabro che per noi è un luogo molto bello.                 

La Juventus nasce nel novembre del 1897, la sede e il colore sono stati fondati in un edificio che si trova in Corso Re Umberto, a Torino. Sul finire dell'Ottocento, forse nel 1887, il football fa la sua comparsa a Torino per iniziativa del primo, e poco ricordato, pioniere del calcio italiano, Edoardo Bossi, che, tornato da Londra, ha portato con sé un pallone di cuoio. Nel 1891 si giocano le prime partite in piazza d’armi.  I primi calciatori sono giovani ufficiali e industriali tessili che avevano conosciuto il gioco in Inghilterra e in Scozia. Il nuovo sport  dà origine a nuove società, dopo la primogenita Internazionale di Torino, sorge l’ F.C. Torinese.

Assistere a uno spettacolo sportivo, a una partita di calcio in particolare, rappresenta uno dei più diffusi e popolari modi di impiegare il tempo libero in tutto il mondo.
Purtroppo quella che dovrebbe essere una festa si trasforma spesso, specialmente in Italia e Inghilterra, in occasione di violenza.  Le cronache sportive  ci riferiscono di aggressioni, scontri, risse, assedi, agguati, accoltellamenti, ferimenti, lanci di oggetti, di petardi, di pietre, di bombe, e così via, fino a che talvolta l'insensata spirale di violenza non lascia sul campo il morto ammazzato da tifosi di altre squadre.