La festa di San Valentino è una ricorrenza dedicata agli innamorati che viene celebrata in tutto il mondo il 14 febbraio. Prende il nome dal santo e martire cristiano San Valentino da Terni e venne istituita nel 496 da Papa Gelasio I. Oggi è centrata sullo scambio di messaggi d’amore e regali fra innamorati.

A Montegabbione sono in corso i preparativi per la realizzazione del Presepe in piazza. Questo presepe è stato organizzato dalla Proloco di Montegabbione e dal  Sign. Michele Ciurnelli con la partecipazione dei ragazzi del catechismo.
 Anche i bambini stranieri danno una mano... Sarà grande trenta metri quadrati circa. La capanna è fatta con dei fogli marroncini, con le cortecce si farà la strada e con i sassi il ponte e il muro.

Ritorna l’evento della Maestà, ogni anno diverso da quello precedente. La ricorrenza della Maestà riesce a sorprenderci tutti gli anni, attirando un gran numero di persone.
È fondamentalmente una festa religiosa, ma fra i Ficullesi è vissuta anche come una tradizione popolare che va avanti da molti anni. Però, in questo quadro da favola, c’è un piccolo neo: i giovani non partecipano molto alle iniziative di questa bella festa. A celebrare la chiesetta ficullese, si ritrovano solo le persone più grandi, che sono più legate al paese.

IL GIORNO 25 OTTOBRE C'è STATA PER I MUSULMANI LA FESTA  DEL SACRIFICIO. In questa festa si fa riferimento ad un episodio contenuto sia nel Vecchio Testamento che nel Corano. Abramo è stato chiamato da Dio a sacrificare il figlio Ismaele. La sua obbedienza viene premiata risparmiando il figlio, al suo posto sarà sacrificato un montone. SONO GIORNI IN CUI SI STA IN FAMIGLIA E SI MANGIA PresTISSIMO E SI TAGLIA IL MONTONE. SI VA PER LE CASE E ci SI SCAMBIANO GLI AUGURI.

Il giorno 28 ottobre è stato un giorno molto speciale per il paese di Montegabbione.
La mattina, nella parocchia di Santa Maria Assunta di Montegabbione, i ragazzi e bambini hanno portato i propri zaini per benedirli. Nel pomeriggio c'è stata una festa tanto golosa da far venire l’acquolina: la festa del cioccolato!
Visto che ha iniziato a piovere, la festa è stata spostata nella sala polivalente.
Ci sono state  alcune bancarelle, tra cui quelle che vendevano gioielli artigianali. Dentro alla sala polivalente  c'era la banda che suonava, hanno suonato l'Inno d'Italia. Finito di suonare, la gente ha iniziato a  mangiare;  c'erano tante cose molto deliziose! Alcune di queste erano:  i panini con la salciccia, la cioccolata calda e pasticcini che hanno ordinato da Salvatore.

Halloween è una festività che si celebra principalmente negli Stati Uniti la notte del 31 ottobre e rimanda a tradizioni antiche della cultura celtica e anglosassone. Oggi è diffusa anche in altri Paesi del mondo e le sue caratteristiche sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume a giochi per bambini, che girano di casa in casa chiedendo DOLCETTO O SCHERZETTO!!!! Elemento tipico della festa è la simbologia legata al mondo dell’occulto, tradotta  in immagini macabre tra cui le zucche intagliate di Jack – o’ lantern.

Diario di bordo della classe II A a cura di Vittorio M.

Secondo me questa festa è stata una bella iniziativa presa dall’ I.C.A.O. Pensate che hanno perfino fatto fare il DJ a un ragazzo della III di nome Gian Maria!
Ci siamo quasi tutti mascherati, io da sacerdote. Davide della I da pagliaccio, Michele e Matteo della mia classe da assassini, Mattia (sempre della mia classe) da soldato e molti altri.
I professori si sono comportati molto diversamente dalle altre volte: la professoressa Montagni andava in giro a chiacchierare con alcuni ragazzi che incontrava; il professor Bruni si comportava come un ragazzino, andava a ballare la disco music, a giocherellare con cappelli da cowboy e da pagliaccio e verso la fine si è messo a giocare con l’ I-pad di Gian Maria utilizzando il tamburo elettronico.

Anche quest’anno nel paese dove abito, a Montegabbione,  c’è stata una festa particolare: la festa dei popoli (20 e 21 novembre), organizzata dal Comune, dalla parrocchia, dalla scuola e dalla caritas.
E’ iniziata sabato con la partecipazione dei ragazzi della scuola media che hanno interpretato alcune parti del libro “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun. C’era molta gente alla sala polivalente. Io ho capito che siamo tutti uguali, in quanto siamo tutti bambini, anche se parliamo lingue diverse e veniamo da Paesi diversi.
Nel pomeriggio c’erano alcune persone importanti che parlavano dei problemi dell’immigrazione e dell’integrazione.

A Parrano, nei giorni di 30- 31ottobre e 1° novembre 2010, lungo le vie del paese, vengono aperte le cantine dove si possono degustare vini di ogni qualità, dal bianco al nero. Le  cantine sono piene di dolci, dolcini e dolcetti per la festa di Halloween. I ragazzi del paese vanno in giro a chiedere: “dolcetto o scherzetto?” e gli  anziani  danno loro  sempre qualche spicciolino. Vengono persone da ogni dove, per degustare ogni sapore come tutti gli anni. Una nostra compagna di classe ha aperto una cantina dell’usato, ha incassato molti soldi, quindi significa che vi era molta gente e ha apprezzato i suoi lavoretti.

 19 marzo 2010

Caro babbo

io ti voglio un sacco di bene

e poi tanto molto bene.

Sei molto carino e molto forte,

quando diventerò come te

ti darò diecimila euro,

comunque tu vali più di tutti i soldi che esistono al mondo.

Il quaderno si sciupa,

ma io conosco una cosa che non si sciupa mai,

la tua guancia: tanti baci babbo.

Dal vicino caminetto
viene giù un angioletto
l’ho mandato di nascosto
a dar gioia in ogni posto.
Tanto gioia e tanto amore
agli amici che ho nel cuore…
Buon Natale!!! 
Da Laura 1°A Fabro

Caro Babbo Natale,
il regalo che vorrei ricevere quest’anno è di “farmi tornare indietro” un’amica, che ora si è trasferita a Grosseto. Io senza di lei sono triste. Lei si chiama Cecilia, è alta e carina, è anche molto buona, brava e gentile. Prima, quando abitava qui a Fabro, stavamo sempre insieme, io andavo a casa sua e lei veniva a casa mia ed eravamo tanto felici. Poi lei se ne è andata a Grosseto. E a me questo suo trasferimento è tanto dispiaciuto. Il regalo che ti chiedo, per favore, è di “farla tornare indietro” e così io sarò di nuovo felice.
Maria 1°A Fabro