Giorno dopo giorno la natura comincia a cambiare. I bei fiori si seccano. I frutti lasciano il posto alle foglie colorate dell’autunno. Gli alberi iniziano a spogliarsi e a sentire freddo. Il sole non è più vivace, ma triste e poco luminoso . La pioggia torrenziale travolge ogni cosa e noi bambini dobbiamo stare quasi tutto il  tempo in casa davanti  alla finestra, sperando che finisca .

Quest’estate sono stato in  Romania a trovare i miei nonni e mi sono annoiato e basta perché pioveva sempre e la corrente non c’era: ce la davano con un generatore la sera dalle 20:00 a mezzanotte e la mattina dalle 7:00 alle 8:00. Per andare in bagno di notte si doveva uscire nel cortile.
Sono restato lì per tutte le vacanze.
Il 12 settembre per ritornare in Italia ho preso il pullman.

A chi ha già lasciato questa scuola:

Domanda A: Voi ragazzi, che già avete superato l’esame di licenza media, ci potreste dare dei consigli?!

Terminata la III media, andare via da questa scuola ci dispiacerà un po’, ma da una parte siamo contente perché faremo nuove esperienze e conosceremo ragazzi nuovi.

La cosa più tragica è lasciare gli amici, perché molti andranno in scuole diverse, chi a Orvieto, chi a Città della Pieve, chi a Perugia……

Appena torno da scuola, mi sbrigo a mangiare e a fare tutti i compiti scolastici per  uscire presto e stare in giro il più possibile. Alcune volte vado con il motorino con i miei amici o organizzo delle partitelle a calcio, ma  ciò che preferisco fare e che mi appassiona molto è andare a pescare.                                                  

Frequentiamo la terza media e quest’anno sarà la fine della nostra esperienza. Non abbiamo ancora deciso l’indirizzo da scegliere, ma  stiamo pensando molto sia agli esami, che già ci creano tanta preoccupazione, sia alla nuova scuola. 

Frequento la III B della scuola media di Fabro Scalo. Ogni anno, nella mia classe, nelle attività di laboratorio si svolgono diverse attività. Negli anni precedenti, ad esempio, abbiamo  preparato delle rappresentazioni teatrali, lavori per la mostra del tartufo e così via. Quest’anno, invece, ci prepariamo per prendere il “patentino”.

La moto, o l’ apetto, è il sogno di tutti gli adolescenti:  

Quest’anno, come tutti gli altri anni, per le vacanze sono andato in Sardegna con  i miei genitori.

Ma questa volta non sono partito volentieri, forse perché preferivo starmene con i miei amici con il motorino. Nell’isola non mi sono trovato bene, anche perché i sardi hanno un’ alimentazione diversa dalla nostra che non mi piace più tanto: il pane, il modo di cucinare, gli affettati ecc…

Ad esempio il pane è molto salato, nelle salsicce c’è il finocchio, nel salame c’è troppo grasso, perché è fatto da contadini del posto secondo la tradizione; i sardi adoperano in cucina  salse “strane”, non sempre gradevoli, di cui non conosco i componenti.

Cos'è un'AMICIZIA...?
Esistono vari tipi di amici: fedeli, unici, speciali... La migliore di tutti però non ha un nome precisosi indica con il nome di ”AMICO DEL CUORE”.
In genere l’amico del cuore, pur avendo anche dei difetti,ha quasi tutte le caratteristiche per essere perfetto; ti protegge, ti ascolta, si confida, cioè si fida di te come tu di lui.

Questa estate ho fatto nuove amicizie. Ho conosciuto meglio una ragazza che l’ anno scorso conoscevo poco e non mi sembrava per niente simpatica, ma che poi, pian piano, si è rivelata  brillante, bella,  molto gentile; peccato che abbia due anni più di me.

Sabato mattina dell’08.10.2005, il Pakistan è stato colpito dallo spaventoso sisma di magnitudo 7.6 della scala Richter che ha provocato decine di migliaia di morti: sono oltre 30 mila le vittime mentre i feriti sono oltre 42 mila. Tutto questo ha portato dei bisogni: cibo, acqua, medicinali, ospedali da campo,tende e coperte.

Sabato I ottobre 2005 alle ore 17.00, il Duomo di Orvieto è stato protagonista del sacramento della Santa Cresima. Eravamo circa 40-45 ragazzi, appartenenti ai comuni di Fabro scalo, Fabro capoluogo, Montegabbione e Parrano. L’arrivo al Duomo per noi cresimanti e rispettivi padrini e madrine era previsto per le ore16.30.

E' nato il rampollo di "Navigando": sarà snello, dinamico, in evoluzione continua per contenuto e ricchezza. I ragazzi potranno comunicare più spesso pensieri e riflessioni senza l'obbligo di rispettare tempi ed argomenti prestabiliti. Anche i docenti sono d'accordo e stanno studiando per capire ed imparare le nuove modalità di accesso e di lavoro.

 Ed allora...buon lavoro e buon anno a tutti!
Un docente

L'amicizia nella mia scala dei valori è tra i primi posti. L'amico è colui che ti aiuta quando hai problemi, l'amico è colui che ti è sempre fedele e non ti tradisce mai, l'amico è un punto di riferimento. Cosa farebbe una persona se non avesse amici? Io ho capito l'importanza dell'amicizia solamente ora. Da poco, infatti, ho dovuto traslocare in un'altra città e gli amici mi mancano parecchio. Ogni tanto litigavo con loro e ora ho dei rimorsi. Abitavo in un piccolo paese in provincia di Agrigento, esattamente a Campobello di Licata. Con i miei amici avevo un rapporto speciale, in particolare con una che si chiamava Luana. Condividevamo tutto: dal panino della colazione alle penne. A scuola, durante le lezioni, non facevamo altro che ridere. E durante il tempo libero ci incontravamo o ci telefonavamo fino a tarda sera. Ancora oggi, grazie al cellulare, ci sentiamo e ci mandiamo messaggini aspettando impazientemente il Natale; così avremo l'opportunità, almeno una volta l'anno di vederci.
Emanuele Maggio III B

Ogni anno a Ficulle, il 18 Settembre si festeggia il Santo Patrono del paese: Sant'Eumenio. Le origini leggendarie di questa festa risalgono al tardo Medioevo: Ficulle, assediata da molte settimane, era ormai stremata e destinata a soccombere all’esercito nemico; scarseggiavano infatti i viveri e i soldati, che la difendevano, rimasti in pochi erano esausti e male armati. Ma nella notte tra il 17 e il 18 Settembre, quando i nemici si preparavano a sferrare l’attacco decisivo, sulle mura di Ficulle apparvero misteriosamente centinaia di fiaccole che si muovevano, come se ci fosse ancora un numeroso esercito a difesa del paese. Erano, invece, gli ultimi soldati che, muovendosi con fiaccole accese in una staffetta da una parte all’altra delle mura, trassero in inganno i nemici, che rinunciarono all’assedio, ritenendo troppo forte l’esercito ficullese.