Auschwitz, 27 gennaio 1945. Quando le truppe sovietiche entrarono nel campo di concentramento, liberarono i pochi superstiti rimasti e svelarono al mondo gli orrori commessi con lo sterminio nazista. Il 20 luglio 2000 il Parlamento italiano ha istituito il Giorno della Memoria, per non dimenticare. Ma le commemorazioni riguarderanno anche altri Paesi.
Per noi questa è una giornata importante perché non si possono dimenticare cose del genere, tutto il male assurdo che ha subito questa povera gente.
In questo giorno ricordiamo lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati politici nei campi nazisti.
I sopravvissuti, anche dopo 60 anni, ricordano ancora le sofferenze che hanno subito nel campo di concentramento.
Oggi tutto questo non è immaginabile: le torture oppure l’idea che una razza sia superiore ad un'altra e che per questo si sia autorizzati a sopprimerla sembra assurdo, ma per molti anni l’Europa e il mondo hanno permesso che ciò accedesse sotto i loro occhi, senza avere il coraggio di fare niente, prima che fosse troppo tardi.
6.000.000 furono gli Ebrei morti nei campi di sterminio.
Questo giorno non deve essere solo un evento commemorativo, ma anche, e soprattutto, un monito alle future generazioni perché mai più si ripeta una tragedia simile. Gli Ebrei furono il bersaglio su cui si è concentrata la furia distruttrice del genocidio e della negazione dei valori umani. Le commemorazioni, ogni anno che passa, ci fanno sentire più lontani dall'avvenimento che vogliamo ricordare, eppure ancora oggi avvengono sotto i nostri occhi altri genocidi, di proporzioni non meno spaventose, pensiamo alla difficile situazione in cui vivono molte minoranze etniche in Africa, nel Congo ad esempio. Come allora il mondo sta a guardare mentre la gente muore, quindi questo giorno dovrebbe servire a rendere più sensibili tutti riguardo a certe tragedie che non possono consumarsi in silenzio. Tutti possiamo fare qualcosa…
Ci ha colpito molto la storia di un italiano qualunque, Giorgio Perlasca, diventato famoso come un eroe, avendo salvato dallo sterminio migliaia di persone…
La storia di Giorgio Perlasca è una storia vera, è la vicenda di un commerciante che l’inverno del 1944, spacciandosi per il console spagnolo a Budapest, riuscì a salvare migliaia di Ebrei dalla morte…
Era un fascista convinto che combatté in Spagna come volontario per Franco, ma ebbe il coraggio di cambiare idea, di opporsi, come poteva.
Dal suo diario emerge l’azione di un uomo solo che riesce a salvare migliaia di ragazzi dal “treno della morte” e riesce ad ingannare con documenti falsi nazisti
tedeschi e ungheresi.
La storia di quest’uomo dimostra che tutti possiamo fare qualcosa di veramente grande per gli altri, ma dobbiamo sempre ragionare con la nostra testa e avere il coraggio di dire NO, anche quando si è da soli a farlo.
Silvia, Noemi, Roberto, Loris, Ruslan e Luigi classe III A