Gli alberi ormai son tutti spogli
Anche i più piccoli cespugli.
Conserva i suoi aghi il ginepro
Si colora di rosso il pungitopo.
Tra la chioma dei lecci e dei pini
Trovano rifugio gli uccellini.
E poi c’è sempre l’edera sovrana
A fare ad ogni tronco la sottana:
su ogni ramo serpeggia avvinghiata
come una falsa innamorata,
allarga e allunga le sue braccia
sull’inconsapevole solida quercia,
e di essa si nutre, la sovrasta
cresce sale e mai s’arresta:
la povera quercia pian piano è sfinita
sorregge l’edera ma perde la vita.
A primavera non mette più foglie
Lasciando così all’edera anche le spoglie.
LAURA MARCHINI