Il mio Carnevale nel 1946 si svolse in collegio ove frequentavo le scuole superiori. A me non era dato ballare, prima cosa perché non ero molto brava, seconda cosa perché animavo le nostre feste con il suono della mia fisarmonica.
A quei tempi potevamo usare solo coriandoli e stelle filanti anche perché non esisteva altro con cui divertirsi. Dopo qualche giro di ballo facevamo un’animata quadriglia. Poi arrivavano le inservienti portandoci una gustosa merenda che consisteva in umili e buoni biscottini fatti a mano da loro. Poi si riprendevano le danze fino all’ ora di cena.
Fausta ed Elisabetta