Dall'aula scolastica all'aula parlamentare: tra politica e arte
Abbiamo iniziato proprio in modo piacevole il nuovo anno scolastico! Infatti il 5 ottobre siamo andati a Roma insieme alla quinta di Monteleone di Orvieto, per visitare la Camera dei Deputati e ammirare la fontana di Trevi ed il Quirinale. Dalla stazione Termini siamo partiti tutti in fila come un millepiedi e ci siamo incamminati verso Piazza della Repubblica. Abbiamo poi percorso una via diritta, diritta e ricca di palazzi: Via Nazionale.
Camminando, camminando, siamo arrivati a vedere, dall’esterno, il maestoso palazzo dove risiede il governo: Palazzo Chigi. Questo dà su Piazza Colonna, dove tutto era bianco e sembrava illuminato da una grandiosa luce, da qui siamo arrivati a Palazzo Montecitorio. In questa sede i deputati svolgono le loro attività, cioè quelle per fare le leggi. Il palazzo domina la piazza omonima con di fronte l’obelisco egizio di Psammetico II. Ci siamo girati verso il maestoso palazzo Montecitorio; la sua facciata è abbellita da due bandiere quella italiana e quella europea. Il palazzo ha ali sfuggenti, è imponente ed incantevole ed è formato da due costruzioni attaccate: una più antica e una più recente. La parte più antica è quella che dà su Piazza Montecitorio, mentre la parte più recente dà su Piazza del Parlamento. Qui inizia la nostra entusiasmante visita all’interno della sede della Camera dei Deputati.
Siamo entrati in un enorme corridoio, dove sono appesi i quadri che ritraggono i volti degli ex presidenti della Repubblica. Il Transatlantico è l’unica stanza dove i giornalisti possono intervistare i deputati, inoltre il Transatlantico è il corridoio più famoso d’Italia, progettato dall’architetto Basile in stile liberty. Si dice scherzando che le leggi della politica si facciano qui. Proprio qui i deputati si dividono in commissioni, come per esempio, quella dedicata alla giustizia. Ogni commissione ha una piccola bacheca, dove vengono messi annunci e fogli che riguardano i deputati che la compongono. Subito dopo abbiamo visto una stanza con l’illuminazione verde, dove i deputati leggono i giornali che arrivano nelle loro caselle postali. Qui inoltre studiano. Successivamente abbiamo visto due incantevoli sale: la Sala Gialla e la Sala della Lupa. Dentro la prima c’erano dei tappeti molto preziosi. Lì si trova una copia della lupa che allatta i due gemelli Romolo e Remo. Al muro sono appese due lapidi che riportano due date importantissime. La prima, quella a sinistra, ricorda la morte di Giacomo Matteotti, la seconda, quella a destra, ricorda la data del 2 Giugno 1946, quando si formò la Repubblica e le donne ebbero per la prima volta diritto di voto. In questo luogo il Presidente della Camera riceve gli ospiti d’onore.
Finalmente siamo arrivati alla stanza più importante: l’Aula Parlamentare. La sala del Parlamento è grandissima ed è un “emiciclo”. I deputati si siedono in semicerchio, divisi in gruppi secondo il partito a cui appartengono. Abbiamo visto questa stanza solo dall’alto. Alcune sedie sono “speciali”, come ad esempio quella del Presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Accanto al presidente si siedono i Deputati, segretari di Presidenza. Sotto di loro si siedono i Ministri, i Sottosegretari del Governo e il Presidente del Consiglio. Al centro della stanza c’è un tavolo quadrato, dove quattro stenografi prendono appunti sulle sedute. Davanti a loro c’è il banco della commissione e il resto del posto è assegnato ai comuni deputati.
Usciti da Palazzo Montecitorio, abbiamo mangiato e poi ci siamo incamminati verso Fontana di Trevi. Facendoci spazio tra i turisti, siamo riusciti ad ammirare lo spettacolo di zampilli e cascate, statue di cavalli marini, tritoni ecc. Il nome Trevi deriva dal latino” Trivium”, che significa: ”incontro di tre vie“. Siamo arrivati a Palazzo del Quirinale, da dove abbiamo visto da lontano il Cupolone di San Pietro. Qui abbiamo assistito ad un piacevole fuoriprogramma: il cambio della guardia. È stato un momento emozionante in cui la marina militare, l’esercito e l’aeronautica ci hanno emozionato cantando il proprio inno e quello d’Italia. Questa è la sede del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Poi siamo tornati alla Stazione Termini per tornare a casa.
Questa esperienza sarà indimenticabile, poiché ci è piaciuta molto, soprattutto vedere tutta quella imponenza e, se potessimo, ci ritorneremmo spesso e, perché no, magari un giorno, in veste di Deputati della Camera.
Classe quinta