Giotto di Bondone nasce a Colle Vespignano vicino Firenze nel 1260. Di lui sappiamo ben poco anche se con ogni probabilità ha appreso il dipingere a Firenze, nella bottega di Cimabue. Tra il 1285 e il 1295 Giotto si trova ad Assisi dove i frati francescani hanno commissionato la decorazione dell’abside e del transetto della Basilica superiore. Si pensa inoltre che Giotto abbia decorato la parte alta della navata con episodi del Nuovo e dell’Antico Testamento. In queste opere però sono già presenti quelle rivoluzionarie soluzioni formali e compositive che ritroviamo nei cicli successivi. Nel 1296 grazie alla bravura dimostrata gli viene offerto l’incarico di decorare la parte bassa della navata della basilica superiore, raffigurando 28 episodi della vita di S. Francesco.
Dopo Assisi, Giotto viene chiamato in vari posti della Penisola: nel 1300 a Roma, tra il 1303 e il 1305 a Padova nella cappella della famiglia Scrovegni; sulle pareti dipinse vari episodi della vita di Maria e di Gesù e la controfacciata con gli episodi del Giudizio Universale. Negli ultimi trent’anni Giotto si trova a Napoli, Firenze e Milano aiutato da molti collaboratori. A Firenze affresca la cappella di S. Croce su incarico delle famiglie Bardi e Peruzzi. Nel 1315 affresca la cappella dei Peruzzi con episodi della vita di S. Giovanni Battista. Nel 1325 dipinge la cappella dei Bardi con episodi della vita di S. Francesco. Nel corso dei secoli queste opere sono state danneggiate. Tra il 1334 e il 1337, anno della morte, Giotto si dedica all’architettura progettando il campanile della chiesa fiorentina di S. Maria del Fiore.
Federica Giuliacci