Educato alla filosofia di Aristotele e all’arte di Lisippo, Alessandro cresce all’ombra del padre, il re Filippo II di Macedonia. A soli vent’anni succede al padre e dà inizio a una straordinaria avventura dove il genio militare prima di tutto, ma anche l’abilità politica e l’immenso impero che costruisce in pochi anni, lo portano ai confini del mondo allora conosciuto. La morte prematura e improvvisa priva l’impero della sua guida, ma consegna alla Storia il più grande conquistatore di tutti i tempi. La Macedonia era un piccolo stato culturalmente ed economicamente arretrato, prima della straordianaria espansione di Alessandro.
Egli conquistò la Grecia, l’Egitto e fondò la città di Alessandria, in suo onore, nel 332-331 a.C; è stata impostata dall’architetto macedone Deinokrates, ed ha uno schema “ippodameo” cioè con isolati regolari e strade che si incrociano ad angolo retto. La biblioteca comunale della città conteneva circa 700.000 volumi. Alessandro non fermò di certo la sua espansione all’Egitto, ma si spinse a conquistare tutti i territori dell’Impero Persiano, in Asia, arrivando, cavalcando il suo fedele Bucefalo e sostenuto dall’amico Efestione, fino in India. Giunto in una delle regioni più estreme dell’Impero Persiano, la Sogdiana, Alessandro sposa Rosanne, definita da tutti la più bella donna di tutta l’Asia per questo le è stato dato questo nome che significa “piccola stella”. Dopo di lei Alessandro avrà altre due mogli, tutte appartenenti all’aristocrazia persiana. I suoi matrimoni non basteranno però a dargli un erede degno del suo nome: dopo la sua prematura morte infatti, aveva soltanto 33 anni, nel 323 a. C.: i territori conquistati verranno divisi fra i suoi generali e da essi nasceranno i Regni Ellenistici di Siria, Egitto, Pergamo… Di Alessandro resta la Leggenda, un uomo eccezionale che è divenuto un modello per tutti i grandi condottieri successivi.
adzije e ederica