Ancora una volta per il nostro Istituto è arrivato il momento dell’annuale corsa campestre: il giorno 18/11/06 le scuole secondarie di I grado di tutto il comprensorio si sono riunite, assente Ficulle, al Campo Sportivo di Fabro Scalo, sotto un cielo incerto che lasciava dubbi sulla tenuta del buon tempo durante le gare. Giunti sul posto tutti i partecipanti, è cominciato il rituale della distribuzione dei numeri da appuntare al petto durante la corsa. Chi, per i più disparati motivi, non ha potuto correre, nel frattempo aiutava a piantare i picchetti per delimitare il percorso.
Dopo un’attesa breve ma che per gli atleti è stata sicuramente snervante, la I femminile ha dato il via alle gare. Subito Noemi passa in vantaggio, ma è costretta ad arrestare la sua cavalcata per un infortunio; Federica dunque passa in testa e vince la gara!Dopo un giro di riscaldamento, obbligatorio per prendere parte alla corsa, parte anche la I maschile. Si porta in vantaggio Gabriele di Monteleone, ma solo per poco perché si fa raggiungere da Pierangelo che a sua volta viene superato da Andrea. Quando la vittoria di Andrea sembrava ormai certa, con uno scatto felino Lorenzo di Monteleone lo supera, e vince! Partono anche la II e III femminile: per Fabro è dura ma Lucrezia riesce ad arrivare in prima posizione per rimanerci fino alla fine e vincere. Infine, sotto nubi sempre più incombenti, si da il via all’ultima parte della competizione, la II e III maschile. La partenza è scattante per Fabro, col nostro Giovanni subito in seconda posizione, ma poi si fa superare e “affonda” in quarta posizione. Nel frattempo una sottile pioggia fa scappare gran parte degli spettatori al riparo, ma dura poco e la corsa continua. Siamo all’ultimo giro quando Manuel è in testa: sul rettilineo Matteo prova a superare un ragazzo di Monteleone, ma arriva terzo ed Edoardo quarto. Vince Manuel! A questo punto, dopo un breve momento di ristoro e commento sulle prestazioni dei plessi e dei singoli, gli atleti e i professori tutti tornano nella palestra da loro più amata: quella della mente!Michele Bonchio, II A Fabro Scalo
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