Da ieri sei marzo è nevicato, sono andata comunque a scuola. In classe prima c’era solo Valerio, in seconda e in terza nessuno, in quarta solo due bambini e in quinta eravamo in tre. Purtroppo, dopo aver preso un secchio di neve, è arrivata l’ordinanza del Sindaco che ci informava sulla chiusura della scuola; a me è dispiaciuto tornare a casa presto, perché poteva essere una fantastica giornata. Stamattina alle ore 6:30 è ricominciato a nevicare, che bello!
Questa volta la scuola non è stata chiusa, anche oggi siamo in sei. Con i nostri insegnanti dopo aver lavorato, siamo usciti per fare una fotografia di gruppo e non abbiamo resistito a fare una battaglia di neve: ci siamo tirati palle di neve e ci siamo divertiti molto. Adesso andiamo a mensa, speriamo che le cuoche ci abbiano preparato un menù caldo ed energetico. Sarei felice se domani la neve tornasse di nuovo a trovarci. Oggi, guardandomi intorno, sembrava di vivere in un paese fantastico avvolto dal silenzio; tutte le case avevano il tetto bianco; una casa, tinteggiata di bianco all’esterno, sembrava una nuvola, mentre venivo a scuola, ho incontrato un’automobile ricoperta di candida neve, sembrava un orso polare che camminava lentamente. Anche se, in questi giorni, vestita con tuta e doposci, non mi sono potuta “rotolare” fra la soffice neve perché era poca, ho provato delle sensazioni stupende nello stringerla fra le mani e tirarla ai miei compagni e insegnanti.
Francesca, classe quinta