Noi ragazzi delle prime medie andiamo in gita ad Ostia Antica. Entrando nell'area archeologica di Ostia Antica, la prima cosa che possiamo vedere è la via Ostiense, principale arteria di collegamento tra l'antica Roma e Ostia, lungo la quale si estende un breve tratto dell'antica necropoli. Qui possiamo trovare diversi tipi di sepolture e di sepolcri che si avvicendarono nel tempo: inizialmente prevalse il rito dell'incinerazione, i sepolcri sono costituiti da recinti a cielo aperto o da monumenti tipo altari; cominciò poi a diffondersi l'inumazione e per l'incinerazione si svilupparono nuovi sepolcri a colombaio. A Ostia Antica c’ erano molte terme come quelle di Nettuno e dei Cisiarii. Inoltre c’ era anche la Caserma dei vigili, costruita intorno al 90 d.C nel periodo di Adriano; l'edificio ospitava il Corpo dei vigili del fuoco impegnati a spegnere i numerosi incendi che danneggiavano non solo le case, ma soprattutto i magazzini di grano.
Il teatro fu edificato nel 12 a.C. sotto Augusto, rappresenta una delle strutture più antiche in muratura, con larghi tratti di muri in opera reticolata. Venne ristrutturato nel 196 d.C., perché a causa della popolazione in continua crescita, dovette essere ampliato, arrivando ad una capienza di 3500-4000 posti. Alle spalle del teatro, troviamo un complesso molto singolare, che non è presente in nessun’ altra città romana: il Foro delle Corporazioni, un portico quadrangolare, con due file di colonne di tipo dorico, utilizzato come riparo dalle intemperie o per passeggiare. Nel III secolo d. C. furono realizzate 50 stationes, cioè stanze, una specie di uffici di rappresentanza in cui si potevano pubblicizzare le attività dei mercanti. Il piazzale era ornato con statue e doveva esserci un tempio, oggi non conservato dedicato a Cerere, dea dell’Abbondanza a cui i mercanti che concludevano buoni affari facevano offerte. Molte sono le domus, cioè le case patrizie ancora visibili, con i loro cortili, statue, triclini, cioè le sale da pranzo con i divani tipicamente romani per accomodarsi. Oltre alle case patrizie è possibile vedere molti resti di horrea, cioè magazzini per le merci. Si possono vedere anche i resti di un’antica lavanderia, chiamata fullonica. Si possono vedere ancora le vasche separate da muretti. Le stoffe venivano lavate e sbiancate, pensate… con urina, che contiene ammoniaca, e poi tinte, calpestandole con i piedi, come si vede nell'immagine. Il tempio di Bellona, vicino alla Porta Laurentina, fu eretto intorno alla seconda metà del II sec. d.C., il tempio è in onore della dea Bellona, divinità della guerra. Le Terme del Faro furono edificate nel periodo traianeo, subirono nel corso del tempo molte ristrutturazioni, sono chiamate così per il mosaico con il faro di Ostia. Uno degli edifici meglio conservati è il Thermopolium, una sorta di bar di cui rimangono un bancone a tre piani, dove venivano poggiati i cibi e le bevande, per i clienti che andavano di fretta, sotto il bancone c’è una vaschetta per lavare le stoviglie.Un edificio simile è la Caupona del Pavone, chiamata così per via di un mosaico che rappresenta l’animale, è l’equivalente delle nostre osterie. Nel Foro l’edificio principale è il Capitolium, un tempio dedicato alla Triade Capitolina, Giove, Giunone e Minerva, fu costruito nel 120 d.C. Le terme del Foro sono del II sec. d.C., ma sono anche le più grandi, per dimensioni e le più sontuose, subirono molti restauri nel tardo impero. Girovagando per Ostia si possono vedere molte taberne e insule: le taberne sono le botteghe, le insule sono i caseggiati popolari, diverse dalle domus patrizie. Le tabernae dei pescivendoli hanno ancora le vaschette per il pesce vivo. Nella prima taberna è possibile vedere un mosaico, che raffigura un delfino mentre cattura un polpo e sotto una scritta contro il malocchio. C’è anche la sinagoga che erapunto di incontro della comunità ebraica, fu edificata nel I sec. d.C., vicino alla spiaggia e totalmente ricostruita nel IV sec. d.C. Kleida Denisa Mikel I A e B
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