L'otto marzo si celebra in tutto il mondo la giornata della donna. E' meglio non chiamarla festa perchè è una giornata che deve servire a riflettere, più che a festeggiare. Tradizionalmente si fa risalire l'origine della festività al 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si prolungò per alcuni giorni, finche' l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
Questo triste accadimento ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Le celebrazioni sono state sospese negli anni della Prima Guerra Mondiale, poi sono riprese in Russia nel 1917, in una data del calendario giuliano che corrisponde all'8 marzo del nostro calendario gregoriano. In Italia la prima celebrazione risale al 1922, è dalla fine della seconda Guerra mondiale, precisamente dal 1946, data che vede anche il riconoscimento del diritto di voto alle donne, che l'8 marzo diviene festa della donna e sarà sempre celebrata con la mimosa, assunta come simbolo perchè fiorisce i primi di marzo.
Lucia