Il 21 Dicembre ha rappresentato sin dai tempi più antichi una data speciale del calendario: il solstizio d’inverno. Dopo il giorno del solstizio le giornate tornano a diventare più lunghe e soleggiate. Quasi tutte le culture antiche festeggiavano questo evento, perché tutte le attività umane erano legate alla fine dell’inverno e all’alternarsi delle stagioni.Nei mesi più freddi le persone si rintanavano al chiuso, consumando il cibo accumulato durante l'anno, nella speranza che bastasse; oltrepassare metà inverno era quindi motivo di festeggiamento e di speranza di sopravvivenza.
Il solstizio d'inverno cade fra il 21 e il 22 dicembre e coincide con il giorno più corto dell'anno. Il sole da quel giorno riprende la sua ascesa percepibile tre o quattro giorni dopo; da qui la data 25 dicembre.
Da questa origine deriva anche la festa del 25 dicembre nell'antica Roma in cui veniva festeggiato il dio Mitra, una divinità iranica del Sole di 3600 anni fa, molto seguita tra i soldati e tra le popolazioni dei territori di confine. La festa del sole aveva la caratteristica di accomunare le religioni delle diverse popolazioni europee sotto il vasto impero romano, quasi tutte celebravano nel 25 dicembre il solstizio d'inverno. La festa era molto simile alle attuali celebrazioni del Natale Cristiano, con riti collettivi e feste familiari, una sorta di “Natale Pagano”.