Il 27 gennaio, da alcuni anni, è stato scelto come giorno per ricordare lo sterminio degli Ebrei e di tutti coloro che sono morti nei campo di concentramento nazisti, ma anche per non dimenticare le vittime di tutte le persecuzioni dovute alle guerre.
Anche noi, in classe, abbiamo trattato questo argomento facendo delle letture di testimonianze, lettere, poesie, testi di canzoni e ne abbiamo discusso insieme: tutti siamo rimasti toccati da ciò che abbiamo appreso e non riusciamo a capacitarci di quanto sia stata grande la crudeltà dell’uomo (“…come può l’uomo uccidere un suo fratello…” F. Guccini).
E poi, dopo tante parole, manifestazioni, riflessioni su ciò che è stato, scopriamo che nulla è cambiato! All’indomani della “Giornata della Memoria”, in uno stadio di calcio compare uno striscione inneggiante lo sterminio della tifoseria opposta, senza che nessuno faccia niente per sospendere la partita e punire i responsabili (che non sappiamo con quale termine definire!) di questo oltraggio… Se vogliamo veramente cambiare il mondo in cui viviamo, ognuno di noi si deve dare da fare e denunciare qualsiasi ingiustizia di cui è testimone.
Classe V Scuola Primaria di Ficulle