Tempo libero : il carpfshing
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Inviato da MediaFabro il 22/3/2011 16:26:22 (2352 letture) News dello stesso autore
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Il carpfishing è una specifica tecnica di pesca sportiva volta alla cattura della carpa e di altri grossi ciprinidi con le stesse abitudini alimentari. La sua nascita si fa risalire al 1978 in Inghilterra: in quell'anno Kevin Maddocks e Lennie Middleton misero a punto, dopo ripetute osservazioni in acquario, una tecnica di innesco che lasciava completamente libero l'amo. L'esca veniva infatti collegata ad esso grazie ad un "capello" (inteso come filo o filamento molto sottile) detto per questo hair rig. In questo modo, lasciando l'amo scoperto, era possibile favorire l'aggancio dello stesso nella bocca del pesce. La carpa infatti si alimenta aspirando e espellendo il cibo e non mordendolo, come tipicamente fanno altre specie di pesci dotati di dentatura. Il carpfishing si pone come obiettivo la cattura di grossi esemplari di carpa; dopo la cattura però, gli stessi, vengono sistematicamente rilasciati non prima di aver fatto una foto ricordo. Probabilmente, è stata la prima tecnica del movimento, tuttora in forte espansione, detto catch and release o No-kill. Per favorire una selezione nei confronti di pesci di piccola taglia o di altre specie, si è sviluppata un'esca che caratterizza la tecnica del carpfishing: la boilie. Un aspetto fondamentale della disciplina del carpfishing è l'assoluto rispetto del pescato e anche dell'ambiente che circonda il pescatore. Il pesce infatti viene trattato con ogni cura e per la foto ricordo, viene adagiato su di un apposito materassino di slamatura, che impedisce alla carpa di ferirsi e di perdere il muco che ne ricopre il corpo e a volte i carpisti trattano le ferite arrecate al ciprinide con sostanze disinfettanti e cicatrizzanti. I carpisti spesso campeggiano vicino alle piazzole in cui praticano lo sport e come regola di vita osservano il più radicale rispetto della natura che si può sintetizzare in: utilizzo di tende e attrezzature di colore mimetico (o verde scuro o marrone) per essere meglio adattabili cromaticamente all'ambiente, evitare grida e schiamazzi inutili, non lasciare rifiuti di nessun genere. Anche i terminali sui quali si collega l'esca, vengono costruiti in modo da arrecare il minor danno possibile: allamando la carpa nel labbro inferiore cartilagineo e quindi di più facile e rapida rimarginazione. Le boilies sono degli inneschi di forma sferica composti da svariati tipi di farine, vengono impastate con uova e successivamente bollite oppure,meglio ancora se cotte al vapore. Le sferette così ottenute, del diametro solitamente compreso tra i 6 e i 40 millimetri, risultano essere l'esca principe del carpfishing. Il mais è l'esca più utilizzata fra i carpisti comuni, è un' ottima esca anche se non volta a selezionare gli esemplari più grossi. Gli inneschi usati nella tecnica del carpfishing si dividono in due categorie: affondanti e galleggianti. Per l'innesco affondante oltre alle granaglie si utilizza la boilie classica, un impasto di farine e uova. Gli inneschi affondanti si posano sul fondale e vengono usati in quasi tutte le normali sessioni di pesca. Le "pop up" invece vengono utilizzate nei casi in cui il fondale presenta delle anomalie come ad esempio durante il periodo caldo in cui avvengono fermentazioni naturali del fondo. La fermentazione non permette alla boilie affondante di sprigionare correttamente l'aroma in esso contenuto e quindi il risultato è che la carpa non individua facilmente l'esca. DANIEL MAGDAN 3°A
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