L’ abbadia è una località che si trova nelle campagne del comune di Ficulle. La festa ricorre immancabilmente il tre di Maggio. Di quella festa ho molti ricordi specialmente quando ero bambino, ricordo che a quei tempi le campagne erano molto popolate e c’era la partecipazione di molta gente specialmente dei braccianti. In quel periodo il grano stava per spigare ed i contadini quella mattina si alzavano presto, prima del solito, per accudire il bestiame e per poi deporre nei campi di grano delle croci fatte con le canne.
Questa pratica era un augurio di buon raccolto. Appena eseguite queste faccende ci si vestiva a festa e ci si recava in chiesa, ricordo lo squillo della campana che richiamava la gente alla processione. La processione usciva con in testa un’enorme croce portata da un omino di statura piccola ma molto abile nel manovrarla, c’erano molti altri personaggi in costume e molta partecipazione. La mattinata era dedicata alla parte religiosa. I festaioli abitualmente invitavano il parroco a pranzo, quando lo invitò mio padre ricordo la tavola apparecchiata con la tovaglia bianca e al centro del tavolo un vaso con dei gigli bianchi e viola. Il pomeriggio invece era dedicato ai giochi popolari: il tiro alla fune, il gioco delle pignatte, ecc. Si esibiva la banda di Ficulle e poi a bordo del suo motocarro Carini il gelataio, era la felicità di noi bambini. La festa si concludeva al calar del sole con la funzione. Con il passar degli anni l’Abbadia si è andata a spopolare, per alcuni anni la festa non si è più fatta e la chiesa è andata in malora. Poi per fortuna grazie al povero parroco Don Rinaldo e ad un comitato di giovani, che si formò a Ficulle negli anni ottanta, la chiesa fu ristrutturata. Con la ristrutturazione ripresero a fare la festa e viene fatta con grande partecipazione, difficilmente coincide con il tre Maggio, purtroppo i tempi sono cambiati ma per me resta sempre un bel evento. Trincia Almo Scuola media Ficulle