Una candela, caduta per caso dal suo candeliere in cucina, sentì nella caduta che il mattone su cui aveva battuto era molto più duro di lei.
- Amico - ella gli disse, - sono contenta di essere cascata giù, perchè da molto tempo ti volevo parlare. Dimmi, come fai tu ad essere così duro? Vorrei essere così anch’io, per non rompermi così facilmente e non finire così miseramente consumata, mentre tu resisti al fuoco e alla fiamma.
- Te lo dico subito – rispose il mattone. – L’uomo che mi fece, dopo avermi bene impastato di argilla, mi pose nella fornace, che è un gran fuoco, e mi lasciò cuocere per parecchi giorni. Così son diventato come mi vedi.
- Dici davvero?
- Davvero proprio. E’ una cosa nota, che tutti te la diranno.
Tutta contenta la sciocca candela, che non sapeva che differenza ci fosse tra la sua cera e l’argilla del mattone, si propose di approfittare per conto suo della notizia.
- Sarà una bella sorpresa per la cuoca – disse tra sè ridendo già prima della burla, - quando mi vorrà accendere, ed io non ne vorrò sapere, e poi lei, irritata, mi sbatterà per terra credendo di rompermi, ed io dura come un mattone!
E colto il momento che in cucina, non c’era nessuno e il fornello era bene acceso, con un bel salto, senz’altro vi si buttò dentro.
Così, in meno di cinque minuti la candela, invece che indurire, fu tutta liquefatta.
MORALE
E’ da sciocco credere di poter fare qualunque cosa si veda fare a un altro. Ognuno faccia quello che sa di poter fare, e non quello che non sa se sia bene o mal fatto.
Pierini Ermelinda Scuola Media Monaco Graziano Ficulle