Il carnevale di quei tempi era una festa molto sentita in particolare per noi bambini.
I vestiti da maschera venivano confezionati per me e mia sorella da mia madre.
Noi abitavamo al Castelmaggiore, in quei tempi c ‘erano tanti bambini e tutti insieme.
Giocavamo mascherati nella piazzetta del teatro. Nel pomeriggio andavamo tutti insieme per le case dove cantavamo una canzoncina e facevamo un balletto e le famiglie ci davano una castagnola, una caramella o un uovo.
Verso l’ultima settimana di carnevale al teatro, che era vicino a casa nostra, venivano organizzate tante serate da ballo.
I miei genitori tutte le sere vi partecipavano, poiché avendo un negozio di giocattoli vendevano coriandoli, stelle filanti, maschere, ecc….
Così venivano l’utile al dilettevole e noi rimanevamo a casa con la zia Augusta.
Nel lontano 1960, una sera, io e mia sorella, abbiamo cominciato a fare capricci e la zia alla fine è stata costretta a portarci al teatro dal babbo e dalla mamma.
Cosa strana, sembravamo mascherate perché eravamo in pigiama e tutte spettinate e per premio ci comprarono un bigné alla crema.
MUZI MARIA PIA scuola media di Ficulle