I miei ricordi del servizio militare
Questo è un breve ricordo del mio servizio militare, un periodo bello che con piacere voglio raccontare. Partii il mattino del 4 aprile 1964 per Roma e nello stesso pomeriggio ripartii per Palermo. Viaggiai tutta la notte, arrivando al mattino presto a Villa San Giovanni. Qui il treno venne separato in tre tronconi e imbarcato su un traghetto. A quel punto uscii dallo scompartimento e andai sopra nel ponte della nave. Era un'alba bellissima e davanti a me potevo vedere la città di Messina dove poco dopo sbarcammo e il treno riprese a viaggiare sul binario.
Arrivati a Palermo, come scesi dal treno c’era la ronda militare che aspettava me e tanti altri ragazzi che erano sul mio stesso treno e ci portò con dei camion alla caserma Scianna che si trovava in un corso importante di Palermo che dal centro si inoltrava fino alla periferia: il corso Calatafimi .
La caserma era grandissima sembrava un paese e nel mio corso eravamo circa ottomila reclute. La città di Palermo era molto bella, con le sue spiagge come quella di Mondello, il mare e la cattedrale di Monreale .Mi ricordo che andavamo a fare delle esercitazioni di tiro al poligono di Montelepre, nelle campagne dove in quei tempi abitava il bandito Giuliano. Finito il corso d’addestramento che durò una settantina di giorni, a metà giugno partii per il reggimento e con una tradotta militare raggiunsi la mia destinazione il sesto battaglione trasmissioni di Bologna. Li il servizio militare era una vera pacchia. La caserma era piccola e divisa in tre compagnie: comando, esercizio e costruzione e si trovava nell’immediata periferia della città, vicina alla Stazione di San Rufillo. A metà luglio andai per un mese in un campo estivo in un paesino dell’Appennino modenese mentre nel gennaio successivo si fece un campo invernale accampati con le tende in mezzo alla neve nei pressi di Gaggio Montano località dell’Appennino Bolognese. Bologna era in quei tempi una città molto tranquilla, ospitale con i militari, ricca di bellezze artistiche e con una cucina ottima. In quella città io trascorsi un anno indimenticabile congedandomi il 29 giugno 1965. Giovanni Buconi - Ficulle
