Tutto o quasi si sa delle uova di Pasqua che già in epoca pagana venivano scambiate all’inizio della primavera come simbolo della vita nascente. I contadini dell’antica Roma seppellivano nei loro campi un uovo dipinto di rosso per ottenere un buon raccolto.
Altri invece dicono che poiché nei primi tempi del Cristianesimo in quaresima non si potevano mangiare neppure le uova, allo scadere dei quaranta giorni, le massaie si trovavano nella necessità di smaltire tutte quelle che le brave galline avevano accumulato. L’ipotesi potrebbe trovare una conferma nel fatto che in Francia, fino al ‘700, l’uovo più grosso prodotto durante la settimana Santa spettava al re. Oggi sodo, di cioccolato bianco, dipinto, grande o gigantesco (una volta ne fu regalato uno che conteneva una carrozza con due cavalli),...l’uovo è l’indiscusso protagonista della Pasqua.
E le tradizioni in Europa riguardo alle uova?
In Germania si potrà mostrare le abilità nel duello con le uova. Ci si procura un uovo sodo e incontrato un amico, anche lui provvisto di uovo regolamentare, si fanno cozzare tra di loro le due armi: per prima la parte aguzza! Chi riesce ad ammaccare l’uovo altrui lo intasca e va in cerca di nuove prede.
In Polonia sono specializzati in uova dipinte. Molto simpatiche le uova Russe, dipinte con colori vivacissimi, a volte addirittura con intere storie, che si aprono a metà come una scatola. L’uovo più grosso contiene quello più piccolo e così via.
In tutti i paesi dell’Est, Romania, Ungheria, Cecoslovacchia, l’arte di decorare le uova è diffusissima e raggiunge risultati notevoli, a volte vere opere d’arte.
Ma i veri campioni di giochi con le uova sono i bambini svizzeri. Si procurano delle uova di forma allungata (sono i più resistenti), le fanno bollire avvolte in bucce di cipolla o altri vegetali. Le più pregiate sono le uova dipinte dalle formiche. I contadini svizzeri sistemano le uova sopra un formicaio e le formiche ci zampettano su coprendole con una sostanza collosa che ne rafforza il guscio.
In un paese dell'Inghilterra tutti i ragazzi si radunano in cima ad una collina e fanno rotolare decine di uova colorate. Simbolo, dice la tradizione, della pietra che al mattino di Pasqua rotolò via dal Sepolcro di Gesù.Ermelinda Pierini Scuola media “Monaco Graziano”Ficulle