Pesca... oggi
come ieri!
La
nostra più grande passione è rivolta ad un’attività
antica come l’uomo: la pesca. Praticata sin dalla preistoria,
la pesca è diventata oggi più un hobby che non un lavoro:
molti pescatori non amano nemmeno mangiare il pesce.
Esistono varie tecniche tradizionali di pesca d’acqua dolce, praticate
anche nelle nostre zone:
la pesca con le mani: tecnica di pesca estiva che richiede
una certa abilità. Il pescatore si immergeva per buona parte
nell’acqua; dopo aver individuato il punto idoneo, con una mano
chiudeva l’imboccatura della tana e, con l’altra, prendeva
il pesce per le branchie;
la pesca con la bilancia: tecnica di pesca abbastanza
semplice, effettuata con una rete di forma quadrata, sostenuta da due
archetti collegati ad un sostegno. Questa tecnica richiede una perfetta
conoscenza dei posti preferiti dai pesci e una grande forza fisica;
la pesca con le nasse: tecnica di pesca maggiormente
praticata in primavera. Esisteva una particolare tecnica nel posizionamento
delle nasse: cercavano di metterle a “V” così da
incanalare i pesci mentre risalivano il fiume a primavera;
la pesca con il forchettone: tecnica di pesca estremamente
brutale, esercitata con una specie di arpione a più punte. Veniva
svolta risalendo il fiume nelle notti d’estate; il pesce veniva
trafitto con l’arpione. Questa tecnica di pesca è ritenuta
oggi una forma di bracconaggio;
raccolta di molluschi d’acqua dolce: si dice
che molti anni fa nel fiume Chiani raccoglievano dei grossi molluschi
bivalvi, chiamati volgarmente “Cozze”: erano numerosissimi
tra i sassi del fiume; purtroppo, però, adesso non ci sono più
perché decimati dall’inquinamento.
Nel territorio di Fabro la pesca è praticata in particolare sul
fiume Chiani.
Il Chiani nasce come lento canale palustre e successivamente diventa
torrentizio, ma sono ancora molti gli anziani che ricordano di aver
bevuto le sue acque. Vecchi pescatori ricordano di aver pescato nel
Chiani pesci lacustri come il luccio.
Questo corso d’acqua si presenta, oggi, molto modificato rispetto
a venti anni fa, soprattutto per l’alto tasso di inquinamento
provocato dagli scarichi industriali e domestici.
C’è inoltre un elevato pericolo di frane delle sponde a
causa di un’eccessiva proliferazione di nutrie e di castori americani
che scavano continuamente gli argini.
Le specie di pesce che è possibile trovare nel Chiani sono: la
carpa, il carassio, il pesce gatto, l’arborella e il persico sole,
che hanno sostituito il barbo, il cadevano, il triotto e altri.
Riccardo Attili, Luca Gattobigio, Marco
Pantini Scuola Media Fabro Scalo classe II A
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