Torna alla HOME PAGE
Anno II - n.2 - marzo 2005
 
Era già successo che...

Lo tsunami è avvenuto nel sud-est asiatico perché quella zona è uno degli Hot-Spots, ossia uno dei punti caldi della terra come altre regioni dell’Asia Sud-Occidentale, il Giappone, gli arcipelaghi australi e l’Italia Meridionale e la costa occidentale del continente americano.
I punti caldi sono così pericolosi perché si trovano all’interno delle zolle (cioè blocchi di costa terrestre in movimento) e per questo a forte rischio sismico.
Per esempio la California, che in realtà non appartiene alla zolla americana, ma a quella pacifica e per millenni si è spostata verso Nord-Ovest per 5 mm all’anno.
Gli effetti di questo scivolamento sono visibili ad occhio nudo, perché per km la terra è spaccata e così ha formato la famosa faglia di San Andreas.
Periodicamente in questa zona si verificano terremoti disastrosi, come quello sottomarino che si è generato per lo spostamento della Zolla Filippina, e ha dato origine allo tsunami.

cartina aree sismiche

Riguardo allo tsunami ci sono da dire molte cose. Per prima cosa vorrei denunciare l’inefficienza della strumentazione antisismica dei Paesi colpiti, perché essendosi verificato un terremoto del 9° grado non è pensabile che non si siano preoccupati di avvertire la gente di ciò che stava per accadere. Questo fatto rispecchia anche l’analfabetismo di tanti abitanti di quei Paesi, perché se avessero ricevuto un’istruzione adeguata avrebbero potuto salvare la loro vita, quella dei familiari e anche molte altre vite umane.
E’ stato un fatto sconvolgente per l’umanità, perchè sono morte 200 mila persone e moltissime famiglie si sono trovate senza niente, senza casa, dovendo ricostruire tutto.
Tutto ciò che avevano costruito in una vita in pochi minuti è stato portato via da un’onda.

Se volessi spiegare qual è stata la mia sensazione, si è presentata così: brividi, dispiacere e soprattutto domande senza risposta!
Per esempio:
Le autorità sapevano di questo evento?
Se lo sapevano perché non l’hanno detto?
Le cause sono state per colpa dell’uomo? O della natura?
Quante persone moriranno ancora?
Cosa succederà adesso?

Se fossero arrivate delle informazioni corrette, si sarebbero salvate quasi tutte le persone. Le informazioni sono utili, sempre e per tutti: notizie quotidiane, programmi sulla natura… per sapere, per scoprire, per crescere. E in questa situazione tutto sarebbe stato meno disastroso!tsunami

Inoltre, secondo me, i nostri insegnanti dovrebbero affrontare di più questo argomento sui disastri naturali, in modo che noi bambini siamo pronti per queste evenienze.

La mia speranza è che per molto tempo ciò non si ripeta più perchè è terribile pensare a quante persone, hanno perso la vita solo perchè non erano informate.
Però la cosa che più mi chiedo e che più mi tormenta dentro è se questo spreco di vite umane si poteva evitare e perché non è stato evitato.

Vai al sito dell'ICAO
torna indietro
scrivici se vuoi commentare l'articolo scrivici
 Stampa questa pagina