n.2 - MARZO 2005
 

E' piovuto sul bagnato

Il 26 dicembre 2004 si è verificata, nel sud-est Asiatico, una forte scossa di terremoto, nell’isola di Sumatra da dove poi si è alzato il livello del mare provocando il maremoto, e da cui si è alzata un’onda anomala chiamata Tsunami che è avanzata lungo la spiaggia e verso i paesi portando via tutto quello che trovava davanti a sé, cioè: abitazioni, persone, automobili, ecc.
L’onda è avanzata per chilometri e chilometri fino ad arrivare alle coste Thailandesi, alle isole Maldive, alle coste dell’India, allo Sry Lanka e molte altre isole e si è prolungata poi fino alla parte est dell’Africa.
Durante questa tragedia si sono verificate cose inspiegabili: molti animali si sono salvati salendo sulle alture, avendo avvertito il fenomeno con un po’ d’anticipo sono fuggiti per istinto perchè ne hanno riconosciuto i sintomi. Anche una bambina che ne aveva sentito parlare a scuola, e quindi era informata, ha riconosciuto i sintomi e ha cominciato a spargere voci dando modo così a molti uomini che si trovavano in spiaggia di mettersi in salvo. Molti uomini invece sono morti perchè non informati e naturalmente perchè in quelle zone a causa della grande povertà non esistono sistemi di allarme. Quest’onda killer ha provocato centinaia di migliaia di vittime. Adesso purtroppo in quelle zone c’è rischio di epidemie, a causa della mancanza di cibo, medicinali, ecc.. Ora bisogna sperare che questa tragedia non si verifichi più, e soprattutto che a queste persone arrivino dei medicinali, dei vestiti e del cibo e che possano ritornare di nuovo a vivere con i propri familiari con tanta gioia e serenità.

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Questo fenomeno ha colpito gran parte dell’Indonesia, dello Sry Lanka, della Tailandia, dell'India del Bangladesh, ecc… provocando agli abitanti di quei paesi più povertà, abbattendo le case che avevano costruito spendendo molta fatica e molto tempo della loro vita. Questi paesi infatti fanno parte del terzo mondo, espressione che sembra indicare una terza persona altra da noi rispetto al mondo industrializzato, molti preferiscono i termini “nord” e “sud” per sottolineare proprio l’appartenenza di questi popoli ad un unico sistema mondiale.

Esiste però un enorme squilibrio economico tra il “nord” e il “sud” del mondo, sembra di essere di fronte a due mondi totalmente diversi. Al benessere, quasi generalizzato, delle nazioni poste nell’emisfero settentrionale, si contrappongono, infatti, condizioni di estrema miseria per molte popolazioni situate nell’emisfero meridionale.


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