Editoriale
“Ci”
ha colpito nel cuore … e ha stravolto il nostro modo di lavorare.
Tutti i nostri “giornalisti in erba” sono andati in tilt.
Pochi si sono cimentati nel classico commento della notizia. Quasi tutti
hanno preferito il confronto guidato, la tavola rotonda, dopo adeguati
approfondimenti e ricerche sui media. Per cui appaiono in questo numero
articoli non firmati perché espressione di più teste,
sentite riflessioni collettive, provocazioni appena accennate, interrogativi
sul futuro, paure, proposte.
Emerge su tutto il desiderio di esprimere in qualche modo solidarietà
nei confronti di chi ha subito “l’infarto” dello tsunami.
Si evidenzia un percorso di conoscenza e riflessione carico di spunti
interpretativi, che conferma l'attenzione riposta dai giovanissimi rispetto
alla terribile notizia venuta da lontano. Il Paradiso dei vacanzieri,
il sogno di esotismo e relax dei più facoltosi si è d'un
tratto tramutato in tragiche immagini di devastazione, sfacelo, povertà.
Dallo stupore alla presa d'atto dell'immane tragedia, dal desiderio
di aiuto verso le popolazioni colpite alla "sete" di informazioni
su territori, fenomeni naturali, culture, lingue e tradizioni sinora
forse sconosciute ai più.
Per i ragazzi e non solo per loro, questa proposta di comunicazione
ha senza dubbio sviluppato capacità di analisi, approfondimento
interiore. Ne è scaturito un coro a più voci per niente
stonato. Anche i più piccoli sono riusciti a cogliere un dramma
molto più profondo di loro.
Questo numero del nostro giornale vuole promuovere, non soltanto tra
i ragazzi, gli insegnanti e le famiglie, un impegno economico in favore
dei superstiti dello tsunami.
In redazione
Tutti gli alunni.
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