Gesù
è stato ucciso dallo tsunami
Il
giorno di Natale è una bellissima festa dove tutte le persone
ridono, scherzano, giocano e rendono allegra e vivace la famiglia e
vivo il paese e la città. Quest’anno, però, questa
festa non si è prolungata anche nei giorni seguenti, perchè
attraverso la televisione è stata comunicata una brutta notizia:
“C’è stato un maremoto che ha distrutto molte zone
dell’Asia, ha ucciso molte persone e ha lasciato nella miseria
i sopravvissuti”.
Ho visto delle immagini terribili: cadaveri ammucchiati e pressati uno
sopra l’altro, case e hotel distrutti, gente rimasta senza tetto
che vive ora in luride baracche, alberi, pezzi di lamiera sparsi.
Ho saputo che dell’arrivo del maremoto i governi erano stati avvisati,
ma non avevano mezzi con cui informare la popolazione.
Il maremoto ha portato morte e lacrime e il rischio di malattie. E,
come se non bastasse, i bambini rimasti orfani o alcuni che si stavano
curando negli ospedali, sono stati rapiti da quelle bande di malfattori
che gestiscono il traffico di organi, o che li assegnano a famiglie
illegalmente.
Tra le persone scomparse c’erano anche molti turisti europei:
alcuni sono morti, altri sono scomparsi, altri sono feriti e altri sono
già ritornati a casa.
Questo avvenimento ha rattristato quasi tutto il mondo e tante persone
hanno cercato di portare un valido contributo per aiutare i sopravvissuti
a cominciare una nuova vita.
Molti italiani hanno cercato di raccogliere dei fondi per ricostruire
le abitazioni, le scuole, gli ospedali e per curare i feriti e per aiutare
le persone. Nella mia classe ogni alunno ha portato delle immagini ritagliate
sui giornali ed alcune notizie, così abbiamo approfondito il
tema del grande disastro che ha causato il maremoto. Tra le tante notizie
quella che mi ha colpito di più è che alcune persone salvate
sono morte in seguito alla malaria causata dai morti e dall’ambiente
danneggiato e sporco.
Dalle notizie televisive e dai giornali ho appreso, con stupore, che
all’inizio i morti erano stati radunati in grandi buche, ma i
parenti di alcuni turisti, compresi gli italiani, hanno protestato perchè
in questo modo non avrebbero potuto riconoscere i loro cari. Per questo
motivo i medici hanno fatto l’esame del DNA così le persone
morte sono state riportate nel cimitero del loro paese.
Dopo i primi soccorsi tutti si danno da fare per ripristinare le scuole.
Io credo che questa decisione è importante perchè i bambini
non si sentano soli.
Nessuno può provare il dolore e la sofferenza che in questo momento
provano tante persone per la perdita dei propri cari. Loro laggiù
non hanno più nulla se non dolore e malinconia, e noi siamo molto
più fortunati perché abbiamo tutto e nonostante ciò
continuiamo a lamentarci.
Continuano ad arrivare aiuti da tutto il mondo e noi bambini che non
abbiamo bisogno di soldi, cibo, vestiti e medicine ci dobbiamo rendere
conto di quello che stanno passando laggiù e pregare.
Pregare che Gesù, nato il giorno di Natale e morto il giorno
dopo nel Sud-est Asiatico, possa risorgere al più presto.
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