n.3 - febbraio 2004
 

Ascoltando il vento

Per me il vento è... il passato che se ne va. io non so, per gli altri forse il vento non è niente, è soltanto aria che vaga nel cielo; io invece la penso in un altro modo. Se il vento soffia durante l'Inverno è paura, terrore; invece a Primavera mi rilassa. Mi dà sollievo e mi dà voglia di vivere. Una notte d'Inverno, mentre stavo sdraiata nel mio letto, il vento tirava. Di solito ero felice perchè mi piace molto ascoltarlo, specialmente durante la notte quando è freddo. Però quella sera non è stato così. Non volevo ascoltarlo, non so perchè. Ad un certo punto mi svegliai, scesi di sotto in cucina a bere un bicchiere d'acqua e la porta scricchiolava. Ero molto impaurita così chiamai la mamma. Lei scese ed aprì la porta, ma non c'era nessuno. In quel momento pensai che era stato il vento: secondo me voleva invitarmi ad ascoltarlo. Questo fatto è ancora nella mia mente e tante volte quando il vento soffia, mi dà l'impressione che mi parli. Invece in Primavera quando mi sdraio distesa su un bel prato, sopra l'erba soffice e a tutte quelle margherite profumate, con quell'arietta fresca che mi sfiora la faccia, penso e ripenso a tutte le cose a cui tengo, a tutti quei momenti di gioia e di dolore; mi rilasso, mentre ascolto il vento: tutto ciò è merito suo. Lui mi rilassa nei momenti tristi, in quei momenti di dolore e di sofferenza. Per me il vento è straordinario.

Rocchigiani Elena 2^ C S. Media Ficulle

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