Attenti alle...medicine!
Quando ero piccola tutti dicevano che ero
una "peste", perchè combinavo tanti guai, per esempio
facevo arrabbiare la mamma, scappavo da casa per andare da un mio amico
e mi mettevo a urlare a squarciagola sul terrazzo. Però il guaio
più grosso che ho combinato è stato quando ho ingoiato
una medicina per curare la pressione alta di mia nonna. Avevo circa
quattro anni quando vidi mia nonna che prendeva la medicina come tutti
i santi giorni. A me venne in mente una cosa straodinaria: fare quello
che aveva fatto lei. Andai nella sua stanza, aprii il cassetto e vidi
quella scatola bianca che a me sembrava la scatola delle caramelle.
Così misi in bocca la medicina, andai in cucina, la ingoiai con
dell'acqua. Mi sentii subito strana e mia sorella Sandra mi disse: "Che
cosa hai ingoiato?" E io, con tranquillità: "La medicina
della nonna". Mia sorella, insieme ai miei genitori, chiamò
il dottore che venne subito. Lui disse che mi dovevano portare al "Pronto
Soccorso". Così partimmo tutti insieme e andammo all'Ospedale
di Orvieto, dove mi controllarono e mi rispedirono a casa. Però
dissero ai miei genitori che non mi dovevano perdere di vista nemmeno
per un secondo e se mi fossi sentita male mi avrebbero dovuto riportare
in Ospedale. Durante la notte tutti restarono svegli per me, preoccupati
e spaventati, invece io, tranquilla, dormivo nel mio lettino. A dire
la verità, quando mi hanno raccontato questa cosa, sono rimasta
a bocca aperta, perchè non pensavo che ero una peste di questo
genere. Invece adesso sono cambiata. Sono più serena e nella
mia vita non ingoierò mai più una medicina senza la prescrizione
del medico.
Martina Mencarelli 2^C S. Media M. Graziano-Ficulle
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