n.3 - febbraio 2004
 

Il finale ce lo metto io

L’automobile si arrestò bruscamente in una piazzola di sosta dell’autostrada.
“Vieni qua, Fido, da bravo”.
Fido, convinto che la sosta fosse organizzata per consentirgli di fare pipì, si allontanò dal padrone mentre la moglie, rigida e con la cintura di sicurezza allacciata, guardava nel vuoto davanti a sé.
Con mano sicura l’uomo sganciò il collare a Fido, e lanciato un bastone, lo incitò a correre.

Il cane, chissà perché, esitava. Non conosceva i luoghi e non si fidava ad avventurarsi su di un terreno sconosciuto.
Rimase in piedi vicino al padrone guardandolo perplesso. Questi ripeté l’offerta, agitandogli un ramo davanti al muso fino a che la bestia, con fiacchi saltelli, non mostrò un certo interesse.Il ramo volò e Fido lo inseguì. Quando l’ebbe raggiunto lo prese in bocca e tornò verso il padrone ...


FINALE CREATO DALL’ALUNNO.

….ma vide che la macchina si allontanava sempre di più e con timore volle inseguirla, la macchina era troppo veloce e pensò che non l’avrebbe mai raggiunta.

Fido però era una bestiola molto intelligente e, con un gran salto, salì sopra un camion che era fermo lì vicino a lui e che fortunatamente andava nella stessa direzione del suo padrone.

Con il suo fiuto Fido riuscì a ritrovare il padrone che, con le lacrime agli occhi, gli chiese scusa giurandogli di non farlo mai più.

Scuola elementare di Monteleone d'Orvieto

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