n.3 - febbraio 2004
 

La calata dei barbari nel ... WC

Fin dall'antichità l'uomo primitivo usava fare incisioni sulla roccia, rappresentando animali e scene di caccia e vita quotidiana, lasciando testimonianze storiche ora molto importanti. Anche gli antichi Egizi usavano fare rappresentazioni simboliche all'interno delle loro tombe.
Nella nostra scuola in questi ultimi periodi si sono verificati dei comportamenti analoghi, ma scorretti, da parte degli alunni.
Nella sala d'informatica, gli insegnanti, mentre usufruivano dei computer, hanno trovato come nome di file, parolacce e insulti. Circa un mese fa la cosa si è ripetuta con scritte nei bagni delle
ragazze.
Di solito nella nostra scuola sono i maschi a combinare i guai, ma questa volta a combinare le cose sono state le ragazze. Infatti se si prova ad entrare nel bagno delle femmine si può vedere che è pieno di "geroglifici" su porte e pareti. Non sarebbe tanto un problema se ci fossero scritte cose carine, ma il problema è che ci sono scritte un sacco di... stupidaggini, talvolta offensive e provocanti che fanno rimanere a bocca aperta. Il vero problema è che qualcuna non ha ancora capito che, scrivendo queste cose per sembrare più grande, l'unica cosa che riesce a dimostrare è... la stupidità.
Perciò verranno presi dei provvedimenti. Ma io vi dò un consiglio, visto che sono una ragazza anch'io. Per farci accettare più dagli altri non è necessario scrivere sui muri o fare anche cose peggiori, ma la cosa più bella è essere sè stessi.
Insomma non è necessario ripetere una calata dei barbari nel...WC.
Cosa fare per fermarle? Nel 952 d.c. ci pensò Papa Leone I, ma oggi? Forse basterebbe il buon senso di pensare che ciò che distruggono è frutto anche dei loro soldi!

Zamperini Carolina, Martina Piovanello, Jessica Dell'Uomo, Saverio Pierini, Marina Neri IIa Scuola Media Fabro Scalo

 

 


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