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n.3 - febbraio 2004 |
Alcool, fumo, compagni accettati e non ****** Sono un "vecchietto" che
ha superato gli "anta". Non bevo mai alcolici fuori pasto.
A pranzo e a cena, lo confesso, mescolo un po' d'acqua e un po' di vino.
Purtroppo ho il vizio del fumo, e lo giudico per quello che è:
un vizio! Però, quando sono con gli amici e so che dà
loro fastidio, evito di fumare. Anch'io sto bene con gli amici, non
sono emarginato e non li emargino. Stiamo bene insieme quando con una
chitarra in mano cantiamo le canzoni del nostro tempo. Di quando eravamo
come quel ragazzo di prima media che, credendo di stupirci, ci ha sbattuto
in faccia che lui beve e fuma e... chissà quant'altre cose fa
per piacere agli altri. A quel ragazzo vorrei dire, prendendo a prestito
le parole di un grande poeta, "godi, fanciullo mio, stato soave,
stagion lieta è cotesta... E la tua festa s'anco tardi a venir
non ti sia grave!" ...ovviamente senza alcool e senza fumo, perchè
la tua fantasia può inventarsi di meglio. |
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