n.3 - febbraio 2004
 

Alcool, fumo, compagni accettati e non

Sono un ragazzo di I media. Sono un "bevitore" di alcool, tipo Bacardi, Red Buls, Campari e non sono affatto contrario all'alcool; ma non sono alcolizzato! Bevo solo ogni tanto. Non solo: una volta, ragazzi più grandi che io frequento, mi hanno detto di provare a fumare una sigaretta ed io e un mio amico abbiamo accettato; ci è piaciuto, ma questa cosa è stata due anni fa, al campo sportivo di Fabro. Dopo quella volta ci ho riprovato solo in un'altra occasione, ad una festa con ragazzi più grandi. Però, come altri, non sono contrario neppure al fumo, nè alle amicizie di ragazzi più grandi. Io con loro sto bene, ci passo la maggior parte del tempo libero e mi diverto molto a fare quello che fanno loro, perchè sono anche molto accettato. E, a proposito dell'emarginazione, io non sono contrario, perchè se uno viene respinto dagli altri vuol dire che ha fatto qualcosa di male da litigare con tutti.

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Sono un "vecchietto" che ha superato gli "anta". Non bevo mai alcolici fuori pasto. A pranzo e a cena, lo confesso, mescolo un po' d'acqua e un po' di vino. Purtroppo ho il vizio del fumo, e lo giudico per quello che è: un vizio! Però, quando sono con gli amici e so che dà loro fastidio, evito di fumare. Anch'io sto bene con gli amici, non sono emarginato e non li emargino. Stiamo bene insieme quando con una chitarra in mano cantiamo le canzoni del nostro tempo. Di quando eravamo come quel ragazzo di prima media che, credendo di stupirci, ci ha sbattuto in faccia che lui beve e fuma e... chissà quant'altre cose fa per piacere agli altri. A quel ragazzo vorrei dire, prendendo a prestito le parole di un grande poeta, "godi, fanciullo mio, stato soave, stagion lieta è cotesta... E la tua festa s'anco tardi a venir non ti sia grave!" ...ovviamente senza alcool e senza fumo, perchè la tua fantasia può inventarsi di meglio.

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